La strana storia della Centrale Turbogas di Presenzano (e la solita storia dei soldi pubblici a ruota libera)
In estrema sintesi: la Regione Campania, con D.G.R. n. 120 del 26 marzo 2019, ha approvato un accordo di programma con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per l’adozione di misure per il miglioramento della qualità dell’aria nella Regione Campania. Gli impegni assunti dalla Regione riguardano, per massima parte, l'inquinamento derivante da veicoli diesel e la promozione di mezzi di circolazione con basse, o nulle, emissioni.
Il Ministero dell'Ambiente, invece, si è impegnato, tra l'altro, a cofinanziare, fino ad un massimo di 4 milioni di euro, l'attuazione degli impegni assunti dalla Regione Campania, a promuovere le necessarie iniziative, anche legislative per facilitare il raggiungimento degli obiettivi dell'accordo e, cosa più importante, ad attivare le procedure di concertazione con il Ministero dell'Economia e Finanze per individuare le risorse necessarie per finanziare, entro e non oltre il 1 ottobre 2021, la sostituzione dei veicoli inquinanti. Naturalmente vi sono anche altri importanti impegni assunti dal Ministero, TUTTI finalizzati alla migliore tutela dello stato di qualità dell'aria ambiente.
Bisogna anche tener presente che con delibera di Giunta Regionale n. 167 del 14/02/2006 la Regione Campania ha adottato un Piano Regionale di Risanamento e Mantenimento della Qualità dell’Aria, che al momento pare sia sospeso ma che, comunque, mantiene attivi tutti gli impegni con esso assunti, e sono impegni improntati agli obblighi di tutela ambientale che ci derivano dall'appartenenza alla Comunità Europea. Insomma la Campania è tutta protesa, almeno a leggerne gli atti di impegno amministrativo, ad una seria tutela ambientale. La stessa Presenzano nel Piano di zonizzazione è in “zona di mantenimento”, il che dovrebbe automaticamente escludere una follia quale l’atterraggio di una turbogas proposta da un soggetto privato, e quindi totalmente subordinato rispetto all’interesse pubblico emergente dai piani di gestione del territorio adottati dalla Regione. Ma questo sono i Parlamentari molisani che dovrebbero farlo presente, anche energicamente, ai Ministeri interessati.
Ciò che, comunque, ancor di più interessa è il fatto che "Al fine di svolgere una funzione di monitoraggio e indirizzo nel merito dell’attuazione del presente accordo, è istituito presso il Ministero dell’ambiente un tavolo di coordinamento composto da rappresentanti di ciascuna Parte, nonché dai rappresentanti dei Comuni interessati. Il Tavolo, che si riunisce almeno una volta ogni sei mesi o su richiesta delle Parti, verifica l’esecuzione degli impegni previsti e formula proposte relative all’integrazione o estensione dell’accordo" (Punto 6.3.1. dell'Accordo sottoscritto). Vi è, quindi, un luogo fisico già deputato alle discussioni in merito alle “stranezze” alle quali si fa riferimento (non ti assegno soldi pubblici per eliminare i diesel e mantenere più pulita l’area e poi autorizzo una turbogas nella stessa zona!!!!!).
Ora, il concetto che dovrebbe essere chiaro ai Parlamentari molisani e al Ministro Costa è che bisogna smetterla di assumere impegni per avere fondi pubblici, siano essi regionali, statali o europei, e poi rilasciare autorizzazioni che quegli impegni stravolgono completamente. La Regione Campania non si oppone formalmente alla turbogas di Presenzano? Allora basta fondi pubblici, che peraltro sarebbero inutilmente sperperati se il contesto ambientale viene violentato proprio da Ministeri e Regione. Il Ministero autorizza impianti che sono in diametrale incoerenza con Accordi sottoscritti con le Regioni dove è prevista l'allocazione di quegli impianti? Allora i Parlamentari interessati chiedano le dimissioni del Ministro se non interviene con pugno di ferro contro queste costose aberrazioni.
Insomma, bisogna prima di tutto recuperare il concetto di "regole" e pretenderne il rispetto, e dobbiamo essere noi cittadini a chiederlo visto che la politica si riduce ormai ad espressione di opinioni, molte volte scombinate, che devono dare il classico colpo al cerchio e alla botte.
Naturalmente le stranezze della turbogas di Presenzano sono ben altre, specialmente in punto di rischio per la popolazione, e sull'argomento ci si può sicuramente tornare, ma adesso è importante sapere su chi si può veramente contare a livello di figure istituzionali, perché fino ad oggi si registrano, appunto, solo i classici colpi al cerchio e alla botte.
Intanto, riportiamo le questioni suddette, e restiamo a disposizione per approfondirle e metterne in maggior luce gli aspetti di illegittimità in punto di spesa pubblica, specialmente di derivazione europea. Prima o poi dovranno pur finire queste prese in giro che, purtroppo, aumentano in modo esponenziale il rischio al quale sono sottoposti gli incolpevoli cittadini.
Il portavoce
Alfonso Mainelli
Fonte: Area Matese
(by nicola)
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