Riceviamo e pubblichiamo
Prot.
nr. 9 del 10 .08 .2015
Lettera
aperta agli amici falco e simpatizzanti.
L’opinione della nostra associazione in
merito ad alcune scelta di interesse pubblico non sempre è concorde
con le decisioni intraprese da organismi istituzionali competenti. La
politica dovrebbe prestare più attenzioni alle reali concrete
esigenze territoriali finalizzate al benessere generale, che porta
fattivi benefici anche di stabilità economica, evitando spese che
appaiono lontane da siffatti obiettivi.
Nella nostra Regione si chiude un ospedale in una zona fortemente
disagiata, perché si dice che non possiamo permettercelo, ma si
realizza una strada di 5,5 km al costo di circa 140 milioni di euro
senza nemmeno sapere chi ci passerà. 25 milioni a km, ma si dice che
sarà utile anche alla sede universitaria di Pesche, e non fa niente
se non si investe nella ricerca e nel lavoro post universitario. La
Regione Molise pare che abbia già speso ingenti somme per pagare i
progettisti, e oggi chiede che sia dichiarata l’area di crisi. Ma
se l’ Anas può, qui nel Molise, immaginare una simile, e
completamente inutile, spesa, come si giustifica la dichiarazione di
“area di crisi”? Si chiude la più grande azienda agroalimentare
del centro sud, ma alle spalle dello stabilimento chiuso si realizza,
senza alcuna razionale motivazione, una strada da 4 milioni di euro
utilizzando fondi del Contratto d’ Area Molise Interno, finalizzati
soprattutto alla creazione di posti di lavoro e non alle stranezze
degli amministratori locali. La motivazione di una simile follia?
Favorire la permanenza sul posto di un’azienda, la Solagrital,
ormai in liquidazione coatta amministrativa, praticamente scomparsa.
Considerando altresì che le suddette strutture vanno a modificare un
assetto territoriale con ripercussioni anche di carattere ambientale,
è da chiedersi, sono necessarie? A chi servono? Creano occupazione?
Qualcuno ha una risposta per le migliaia di
molisani che hanno perso il lavoro per mancanza di fondi e oggi
vedono bruciare milioni di euro in queste follie? Possiamo sperare
che almeno i circa 140 milioni per il lotto zero di Isernia e i 4
milioni di euro del terzo protocollo aggiuntivo del Contratto d’
Area Molise Interno siano indirizzati verso impieghi utili? O
dobbiamo rassegnarci ad una insensata devastazione della nostra
terra? Non è possibile che nella nostra Regione si possa
realizzare una strada di 5,5 chilometri, assolutamente inutile,
gettando al vento una somma pari a circa la metà dell’enorme
debito sanitario accumulato negli anni. Insomma, è ora che nel
Molise si cominci seriamente a verificare se le istruttorie per opere
gravanti sulla finanzia pubblica sono svolte in maniera opportuna,
se, essendo ormai risalenti ad anni addietro, hanno mantenuto quella
attualità necessaria, se vi sono concreti benefici per i cittadini e
non solo per progettisti ed imprese. Altrimenti questa Regione non si
risolleverà mai. Una strada di quella dimensione, costruita
nel nulla, in un territorio a vocazione agricola, in una fase di
piena deindustrializzazione, appare più l’ennesimo sperpero di
denaro pubblico che un investimento per il futuro.
Non occorre essere premio Nobel per l’economia per accorgersi che
un’opera di siffatto genere - da queste parti, di questi tempi - è
palesemente inutile.
Bojano,
10.08.2015
PER
IL DIRETTIVO IL PRESIDENTE ASSOCIAZIONE FALCO
(by Nicola)
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