La
Direzione Nazionale Antimafia nella sua relazione annuale si pronuncia
chiarissimamente per la legalizzazione della cannabis con le
argomentazioni che da decenni Pannella e i radicali propongono. La Corte
di Cassazione (a sezioni unite) per la seconda volta interviene sulla
ex legge Fini-Giovanardi (dichiarata incostituzionale un anno fa)
sancendo la necessità di rivedere al ribasso le pene comminate durante
gli otto anni di vigenza della famigerata legge.
Queste due notizie (naturalmente censurate per il grande pubblico dei
mass-media) danno ancora più forza non solo alla nostra lotta
antiproibizionista, ma anche a quella per l’amnistia e l’indulto. Cosa
ci stanno a fare in carcere, se non a scontare una pena illegale, le
migliaia di condannati in base alle pene edittali abnormi previste dalla
Fini-Giovanardi? Quando verranno riviste “al ribasso” le pene se per
ogni condannato il giudice dovrà rideterminare ogni singola sanzione
attraverso un incidente di esecuzione alla presenza delle parti? E cosa
potrà fare chi non può permettersi un avvocato?
Per conto di Radicali Italiani ho ripreso da 4 giorni lo sciopero
della fame nel tentativo – che voglio perseguire con fiducia – di
ottenere da Governo a Parlamento le risposte (sempre più obbligate) che
non sono fin qui arrivate.
* E' un omaggio al nostro Presidente Sergio Stanzani, scomparso il
17 ottobre 2013, che aveva come frequente intercalare quel "va bene" per
il quale veniva sempre preso affettuosamente in giro.
Fonte: PR
(by Nicola)
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