MOLISANI, POPOLO DI “VOCCAPIERT”.
“Ma davvero andate appresso alla Procura di Campobasso? Quella che… ha sempre archiviato o imboscato le inchieste del SOCIO di Gianluigi Torzi? Quella che… dopo un servizio di REPORT, sulle schifezze che da sempre fa la politica di questa Regione, si è voltata e continua sempre a voltarsi dall’altra parte? Quella che… 3 mesi fa ha ricevuto un esposto, sulle condizioni fatiscenti dell’impianto di ossigeno al Cardarelli, ma non ha mosso un dito con quello che stava succedendo già da novembre scorso?
Oggi, la stessa Procura, manda un avviso di garanzia al Commissario Giustini (mentre viene audito in un consiglio regionale a porte chiuse) e ce lo fa pure sapere? E a nessuno appare strano? Secondo quanto riportato dagli organi di informazione: “La Procura della Repubblica di Campobasso starebbe infatti accertando una serie di presunte irregolarità non soltanto in ordine alla programmazione e all’attuazione delle linee guida ma anche sulla vicenda relativa a carenze assistenziali. Negli ultimi giorni, come ormai è noto, è balzato in cronaca il problema dell’impianto di gas medicinale, quello che trasporta l’ossigeno fino al quinto piano dove è stato allestito il reparto Covid del Cardarelli.”
Parafrasando De Gregori, la Procura è impazzita oppure ha bevuto, non ci sono altre interpretazioni.
Partiamo dalla relazione degli Ispettori ministeriali i quali hanno rilevato peste e corna sul funzionamento dei tre ospedali (Cardarelli, Veneziale e San Timoteo), nonché sull’impreparazione del personale – dovuta all’assenza di precise direttive della dirigenza aziendale – ad un anno dallo scoppio della pandemia. Dicono del Vietri, invece, che ha tutte le potenzialità per diventare un ospedale COVID ma allo stato non è idoneo per mancanza di personale e attrezzature (a parole chiare: in 3 mesi, dallo scorso 6 aprile, potevamo avere uno strumento potente per combattere).
Chi aveva proposto il progetto Vietri? Giustini. Chi lo ha boicottato, facendo “carte false” per la torre COVID del Cardarelli? Toma, Florenzano, Scafarto, Grossi, Gallo e … Nel Vietri prese di ossigeno in tutte le camere, ad 1 e 2 posti letto, ed una camera iperbarica. Al Cardarelli, l’impianto di ossigeno non era né conforme né adeguato per il numero elevatissimo di pazienti ricoverati. Chi doveva provvedere? La ASReM! Tanto è vero che con una propria delibera contrattualizza una ditta per eseguire i necessari interventi. E quando lo fa? Il 18 febbraio scorso, dopo centinaia di morti. Non c’è personale sufficiente per assistere il gran numero di ricoverati, che non riescono ad avere neanche un bicchiere d’acqua.
Dal luglio 2019, con il Decreto Calabria 1, l’allora Ministra Giulia Grillo stabilisce che anche le Regioni in Piano di rientro possono ricominciare ad assumere personale, derogando dal blocco del turn over. Chi è preposto a bandire i concorsi? L’ASReM (Scafarto e poi Florenzano). Chi, quindi, è responsabile di non aver bandito i concorsi, di averli sbagliati e pure ritardati (graduatorie comunicate anche dopo 6 mesi)? ASReM!
E fa addirittura ridere l’ipotesi di accusa: “La nomina di Oreste Florenzano da parte di Angelo Giustini come commissario straordinario configurerebbe, secondo quanto trapela dai primissimi elementi dell’inchiesta che vede il commissario indagato, la volontà di sfuggire alle proprie responsabilità anche patrimoniali in relazione a un programma non attuato.”
Ma Santo Iddio! C’è stata tutta una “trama” per arrivare con tutti i mezzi alla torre COVID, con milioni di Euro da spendere (o meglio da buttare), e chi viene nominato soggetto attuatore? ASReM, ergo Florenzano che quel progetto, costato già 500.000 Euro, lo ha voluto a tutti i costi (e stiamo parlando delle nostre vite) e che, dopo mesi e mesi, non solo non è ancora iniziato ma scopriamo irrealizzabile in base agli attuali costi e progettazione.
E Giustini, in tutto questo, viene indagato per aver nominato commissario Florenzano – che di fatto già lo è (ha fatto tutto lui!) – con la “volontà di sfuggire alle proprie responsabilità anche patrimoniali in relazione a un programma non attuato.”
Giustini (“un vaso di coccio in mezzo a tanti vasi in ferro”) come un drappo rosso davanti ad un toro inferocito, viene “agitato” agli occhi di un popolo trafitto, esasperato e furioso, dalla Procura di Campobasso.
E voi, Molisani, continuate ad abboccare? Continuate a non accorgervi degli arpioni che da anni ci trafiggono, distratti da qualche insignificante povero “vermiciattolo” spacciato per colpevole del nostro male che, invece, siamo noi stessi per aver venduto la nostra dignità in una cabina elettorale“.
Carolina Mancini, ripercorre la storia sanitaria dell’ultimo anno.
Fonte: futuromolise.com
(by nicola)
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