martedì 31 dicembre 2024

ESCLUSIVA 'MANGIA FUOCO' - 🔥 La Rete dei Fuochi Cerimoniali: i Sindaci accendono il dialogo. Il Comune di Fara Filiorum Petri (CH) - 12

 

Fara Filiorum Petri (CH)è un luogo dove il fuoco non è solo un elemento naturale ma un simbolo potente di identità e coesione comunitaria.

Ogni anno, il 16 gennaio, il paese si accende - letteralmente e metaforicamente - con la celebrazione delle ‘Farchie’, un evento che coinvolge tutta la comunità e che si tramanda di generazione in generazione.

Uno degli aspetti più suggestivi della tradizione è l’impegno dei più giovani nella realizzazione delle ‘Farchiette.’ Ai ragazzi viene chiesto di partecipare attivamente alla festa costruendo ‘le loro Farchie’, che rappresentano in miniatura i grandi fasci di canne bruciate durante la celebrazione principale. Questo gesto è molto più di un semplice passatempo: è un modo per trasmettere i valori di appartenenza, rispetto e collaborazione.

I bambini e i ragazzi del paese, guidati dagli adulti, imparano a selezionare le canne migliori, a legarle con cura e a dare forma a quelle che sono vere e proprie opere d’arte comunitaria. La creazione delle ‘Farchiette’ diventa così un momento educativo e di aggregazione dove i più piccoli assorbono l’importanza del lavoro di squadra e della tradizione.

Ciò che rende unica la festa delle ‘Farchie’ è il coinvolgimento trasversale di tutte le generazioni. Gli anziani si ritrovano attorno al fuoco per raccontare storie del passato, tramandando memoria e saggezza; le donne, con la loro maestria, preparano pietanze tipiche che arricchiscono il sapore della festa. Gli uomini lavorano per costruire le imponenti ‘Farchie’, mentre i giovani musicisti animano le serate con canti popolari e strumenti tradizionali (organetto ‘du botte’).

È una festa che unisce tutta la comunità, un’occasione per sentirsi parte di qualcosa di più grande,” racconta il sindaco Paolo Pitetti. E questa unità si percepisce in ogni dettaglio della celebrazione.

Alla fine dell’intervento del primo cittadino di Fara Filiorum Petri, il sindaco di Agnone, Daniele Saia, ha voluto rendere omaggio all’ex sindaco di Agnone, Carosella, e ai suoi insegnamenti fondamentali. Saia ha sottolineato che: “I progetti partono dagli insegnamenti. Carosella aveva quattro 'P' come orizzonti temporali: Passione, Programmazione, Perseveranza e un unico comune denominatore, la... Pazzia. Per fare grandi cose bisogna essere un po' matti!”

(by nicola)

lunedì 30 dicembre 2024

ESCLUSIVA 'MANGIA FUOCO' - 🔥 La Rete dei Fuochi Cerimoniali: i Sindaci accendono il dialogo. Il Comune di Collelongo (AQ) - 11

Un fuoco che unisce: la Comunità di Collelongo ad Agnone

Il 7 dicembre ad Agnone si è acceso un fuoco reale e simbolico, un legame speciale tra comunità. 

A rappresentare il Comune di Collelongo (AQ), la Consigliera Cinzia Pisegna la quale ha raccontato della straordinaria partecipazione di ben 130 cittadini del suo Comune, il 13% della popolazione, all’evento alto molisano.

Questa presenza significativa testimonia come le tradizioni siano capaci di attraversare confini regionali, coinvolgendo generazioni e creando momenti di autentica condivisione. "La nostra festa la sentiamo nel cuore", ha affermato la Consigliera, un messaggio che risuona profondamente anche nel progetto ‘Mangia Fuoco’, che ha l’obiettivo di valorizzare i riti del fuoco come patrimonio culturale e simbolo di unione.

Il Rito del Fuoco di Collelongo (AQ)

Collelongo celebra con orgoglio il suo rito del fuoco - il 'Torcione' - tra il 16 e il 17 gennaio, una tradizione che affonda le radici in antichi rituali propiziatori e spirituali.

Durante il suo intervento la Consigliera Pisegna ha rivolto un invito speciale agli amministratori presenti e alle loro comunità, incoraggiandoli a visitare Collelongo per vivere un’esperienza unica.

Dai bambini agli anziani, la partecipazione di ogni cittadino è una dimostrazione tangibile del valore della collaborazione e del legame che unisce una comunità intorno a una tradizione.

La Forza della Collaborazione

L’evento di Agnone è stato un esempio perfetto di come le tradizioni locali possano diventare un ponte tra comunità, unendo persone diverse in nome della cultura e della storia.

Questo è anche lo spirito di ‘Mangia Fuoco’ che punta a coinvolgere territori, scuole, e cittadini per valorizzare i riti del fuoco come simboli di identità e coesione sociale.

📅 Segnate la data: il prossimo appuntamento con il rito del fuoco di Collelongo sarà il 16 e 17 gennaio 2025. Non perdete l’occasione di far parte di questa magia!

(by nicola)


 

domenica 29 dicembre 2024

ESCLUSIVA 'MANGIA FUOCO'- L'Associazione 'La Faglia' vi aspetta sabato 4 Gennaio con il fuoco rituale più grande della provincia di Campobasso

 

‘Mangia Fuoco’ e ‘La Faglia’: Uniti dal Fuoco delle Tradizioni 🔥

Il 4 gennaio 2025, alle ore 15:30, ‘La Faglia’ sarà il cuore pulsante delle tradizioni molisane con un rito del fuoco unico nel suo genere.
Questa celebrazione non è solo un simbolo di comunità e rinnovamento, ma anche un pilastro fondamentale per il progetto ‘Mangia Fuoco’, che sostiene e promuove i riti del fuoco del nostro territorio.

La sorpresa di ‘Mangia Fuoco’ ai Portatori della Faglia

Lo scorso 7 dicembre, nel paese della Faglia, ‘Mangia Fuoco’ ha voluto rendere omaggio ai Portatori della Faglia. Scoprite in che modo guardando il video speciale e ascoltando la canzone "Viva la Faglia!".
Questo momento emozionante ha evidenziato il profondo legame tra il nostro progetto e l’impegno instancabile dei volontari, del presidente Alessandro Altavista e dell’amico Giovanni Brunetti, che rendono possibile questa straordinaria tradizione.

Un legame di sostegno reciproco

‘Mangia Fuoco’ sostiene ‘La Faglia’ perché crede nel valore delle tradizioni come motore di identità e coesione sociale.
Allo stesso tempo, ‘La Faglia’ contribuisce a dare forza e visibilità al progetto ‘Mangia Fuoco’, rendendolo un punto di riferimento per i riti del fuoco non solo in Molise, ma anche a livello internazionale.

Vieni nel paese della Faglia per vivere questa magia!

Il 4 gennaio 2025 sarà un’occasione unica per scoprire il potere delle tradizioni e per sostenere insieme i Portatori e i volontari dell’Associazione ‘La Faglia’, che lavorano con dedizione per mantenere viva questa eredità culturale.

📍 Dove: Nel paese della Faglia, dove il fuoco accende il cuore delle tradizioni
📅 Quando: 4 gennaio 2025
Orario: 15:30

Non mancare! Ti aspettiamo per vivere la magia di un rito che unisce passato, presente e futuro. 🔥

Guarda il video, ascolta la canzone "Viva la Faglia" e vieni a scoprire la forza delle tradizioni molisane!

(by nicola)

sabato 28 dicembre 2024

ESCLUSIVA 'MANGIA FUOCO' - 🔥 La Rete dei Fuochi Cerimoniali: i Sindaci accendono il dialogo. Il Comune di Casalvecchio di Puglia (FG) - 10

 

Casalvecchio di Puglia: la comunità Arbëreshë che guarda al Molise

Il 7 dicembre, durante l’evento dedicato alla valorizzazione dei fuochi cerimoniali ad Agnone, il sindaco di Casalvecchio di Puglia (FG), Noè Andreano, ha offerto una testimonianza che ha saputo catturare l’essenza di una tradizione antica e vibrante.

Questa comunità di origine Arbëreshë, con i suoi 1.500 abitanti, unisce la lingua albanese a riti del fuoco statico, profondamente radicati nell’eredità balcanica.

Un ponte tra due regioni

Sebbene Casalvecchio appartenga geograficamente alla Puglia, il sindaco ha sottolineato un legame culturale e sociale più stretto con il Molise. “Ci sentiamo più vicini al Molise che al Salento o alla Puglia meridionale”, ha dichiarato Andreano. Questo senso di affinità potrebbe essere il punto di partenza per una collaborazione che superi i confini regionali, soprattutto considerando che il Molise ospita i più grandi riti del fuoco al mondo.

L’importanza di fare rete

La Puglia, attraverso il suo ‘Registro dei fuochi cerimoniali’, sostiene attivamente queste tradizioni, trasformandole in attrattive turistiche e culturali di grande rilievo.

È un modello virtuoso che dovrebbe ispirare anche il Molise, dove i fuochi cerimoniali hanno il potenziale per attirare migliaia di visitatori, generando benefici economici e rafforzando il tessuto sociale.

"Sulle rotte del fuoco": un progetto per il futuro

Noi di ‘Mangia Fuoco’ abbiamo raccolto questa sfida e, attraverso il prossimo PCTO intitolato "Sulle rotte del fuoco: cultura e turismo sostenibile tra l’entroterra e il mare del Molise", stiamo tracciando un percorso che collegherà sette regioni del Sud Italia, includendo anche l’Albania. Un’iniziativa che, grazie al focus ‘Sulle Rotte dei Fuochi Arbëreshë’, mira a unire le comunità e promuovere il Molise come terra del fuoco e delle tradizioni.

Un appello alla valorizzazione

Le parole di Noè Andreano sono un invito che non possiamo ignorare: non lasciamo che queste tradizioni cadano nell’ombra! Unendo le forze, possiamo dare nuova vita ai riti cerimoniali, trasformandoli in un simbolo condiviso di identità, orgoglio e sviluppo sostenibile.

Unisciti a noi

L’impegno di Casalvecchio di Puglia e l’entusiasmo della sua comunità sono un esempio di resilienza e determinazione.

Collaboriamo per valorizzare il patrimonio culturale del Sud Italia e far sì che il Molise diventi meta per chi cerca tradizioni autentiche e inesplorate.

(by nicola)

venerdì 27 dicembre 2024

ESCLUSIVA 'MANGIA FUOCO' - 🔥 La Rete dei Fuochi Cerimoniali: i Sindaci accendono il dialogo. Il Comune di San Marco in Lamis (FG) - 9 🔥

 

Il fuoco che unisce e accoglie: le ‘Fracchie di San Marco in Lamis

Il sindaco di San Marco in Lamis (FG), Merla, il 7 dicembre ad Agnone ha illustrato  con passione la storia e l’importanza delle ‘Fracchie’, una tradizione che unisce religione, cultura e comunità.

Questo rito affascinante, che risale al 1500-1600 e celebrato il Venerdì Santo, nasce dalla necessità di accompagnare in processione la statua della Madonna Addolorata.

Le Fracchie’, oggi enormi torce realizzate con maestria artigianale, sono un simbolo di devozione ma anche di unione e identità. Col tempo questa tradizione si è trasformata in una competizione tra i quartieri della città, spingendo le comunità a creare torce sempre più grandi e spettacolari. Alcune di queste raggiungono dimensioni impressionanti rendendo la processione un evento unico nel panorama delle celebrazioni religiose italiane.

Una tradizione che guarda al futuro
Durante il suo intervento il sindaco Merla ha evidenziato l’importanza di tramandare queste tradizioni alle nuove generazioni affinché non vadano perdute. Ha sottolineato come questi riti rappresentino non solo un'eredità culturale ma anche un’opportunità di valorizzazione per le aree interne, spesso escluse dai grandi circuiti turistici.

Partendo dallo slogan "Il fuoco che unisce e accoglie" ha proposto la creazione di una "Via del Fuoco", un percorso ideale che colleghi tutte le città italiane e mediterranee che condividono riti legati al fuoco, promuovendo così un dialogo culturale e spirituale senza confini.

Il ruolo di Mangia Fuoco
L’intervento, registrato in esclusiva da Mangia Fuoco, si inserisce perfettamente nella visione del sindaco di San Marco in Lamis in quanto uno degli obiettivi di ‘Mangia Fuoco’ è anche quello di costruire una rete di comunità che celebrano il fuoco come simbolo di coesione e identità.

(by nicola)

giovedì 26 dicembre 2024

ESCLUSIVA 'MANGIA FUOCO' - 🔥 La Rete dei Fuochi Cerimoniali: i Sindaci accendono il dialogo. Il Comune di Pitigliano (GR) - 8 🔥

 

I riti del fuoco non sono semplici celebrazioni: sono storie vive di comunità, valori e identità che uniscono persone e territori attraverso il tempo.

Questo è il messaggio che emerge con forza dalle parole di Francesco Corti, presidente dell'associazione Promo.fi.ter. Pitigliano (GR), in un video ricco di emozione e speranza.

🎥 Un legame che nasce dal fuoco
Il racconto di Conti non parla solo di collaborazione ma di una vera amicizia nata con il sindaco di Agnone, Daniele Saia, e con tutto il popolo di Agnone. Grazie alla storica Ndocciata, il legame tra Pitigliano e Agnone è diventato un esempio di come le tradizioni possano accendere non solo torce, ma anche legami profondi e duraturi.

🙏 Gratitudine e collaborazione
Un ringraziamento speciale è dedicato a Domenico Meo, che ha fatto conoscere la maestosa Ndocciata alla comunità di Pitigliano, ai rappresentanti delle Istituzioni e del Ministero della Cultura presenti il 7 dicembre ad Agnone, che sosterranno questo cammino. La loro presenza testimonia quanto sia importante lavorare insieme per preservare e valorizzare il nostro patrimonio culturale.

🔥 Ponti tra passato e futuro
La Torciata di San Giuseppe e la Ndocciata non sono solo riti antichi ma simboli di resilienza, rinascita e rinnovamento.

Attraverso il Protocollo d'Intesa tra i Comuni firmatari, queste tradizioni diventano un modello concreto per la tutela e la valorizzazione condivisa del patrimonio immateriale.

🔗 Un messaggio universale
Questi riti dimostrano che la cultura può essere un ponte universale, capace di abbattere confini e costruire nuove strade di amicizia e solidarietà. Sono la prova che, attraverso il fuoco, possiamo illuminare il futuro mentre custodiamo le nostre radici.

🌍 Unisciti a noi!
Aiutaci a preservare queste tradizioni straordinarie. Condividi il video, partecipa agli eventi e diventa parte di questa grande rete culturale che celebra l'identità e l'amicizia tra popoli.

Insieme, possiamo garantire che queste storie continuino a essere tramandate e ispirino le generazioni future.

(by nicola)


mercoledì 25 dicembre 2024

ESCLUSIVA 'MANGIA FUOCO' - 🔥 La Rete dei Fuochi Cerimoniali: i Sindaci accendono il dialogo. Il Comune di Badia Pratagna (AR) - 7 🔥

La 'Festa dei Fochi': la forza del fuoco che unisce passato e futuro.

Badia Prataglia, frazione del Comune di Poppi immersa nel cuore del Parco delle Foreste Casentinesi, custodisce un’antica tradizione che brilla da oltre mille anni.

Ogni 7 settembre il paese si illumina grazie alla ‘Festa dei Fochi’, un grande falò che rappresenta non solo un omaggio alla Madonna, ma anche un simbolo di coesione e resilienza.

In questo piccolo borgo di 500 abitanti, dove ogni gesto conta, c’è ancora chi lotta per mantenere vive le tradizioni.  

Jamal Casetti, Assessore del Comune di Poppi, racconta con emozione come questa celebrazione sia parte integrante della loro identità. Jamal, il cui nome significa "grazia, bellezza," rappresenta un esempio di integrazione che arricchisce il tessuto culturale, dimostrando come radici e innovazione possano convivere armoniosamente.

"Le piccole comunità sono germogli di resistenza che devono avere comunque una prospettiva," afferma il Sindaco Saia. Una frase che incarna perfettamente lo spirito della Festa: guardare al passato per costruire un futuro migliore.

Mangia Fuoco’, con il suo impegno teso a valorizzare queste tradizioni, si pone al fianco di realtà come Badia Prataglia per accendere il fuoco della cultura e della coesione sociale.

🎥 👉 Ora tocca a te!
Guarda il video, lasciati ispirare e unisciti a ‘Mangia Fuoco.’ Iscriviti al canale, condividi il video e raccontaci nei commenti quale tradizione ti sta più a cuore.

Insieme possiamo mantenere viva la magia delle nostre radici e costruire un futuro ricco di cultura e inclusione.

(by nicola)


martedì 24 dicembre 2024

ESCLUSIVA 'MANGIA FUOCO' - 🔥 La Rete dei Fuochi Cerimoniali: i Sindaci accendono il dialogo. Il Comune di Manciano (GR) - 6 🔥

 

Manciano è un piccolo centro della provincia di Grosseto. Lo ‘vivono’ circa 200 anime che ogni anno lo illuminano grazie alla sua storica ‘Focarazza.’

Questo fuoco rituale propiziatorio, acceso il 31 dicembre e mantenuto vivo fino al 6 gennaio, è molto più di un rito: è un simbolo di augurio, di legame con le radici agricole e di coesione comunitaria.

Durante il recente convegno del 7 dicembre ad Agnone, l'Assessore Marco Galli ha portato la voce di Manciano raccontando con orgoglio come questa tradizione unisca generazioni, coinvolga tutta la popolazione nel mantenere vivo questo antico rito.

La ‘Focarazza’ è una fiamma che non si limita a scaldare il cuore degli abitanti, ma rappresenta anche una speranza per il futuro di piccole realtà che lottano contro lo spopolamento e le difficoltà economiche.

L’Assessore Galli ha espresso un desiderio ambizioso: vedere i fuochi rituali italiani riconosciuti come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Un riconoscimento che darebbe un forte impulso alla valorizzazione di queste tradizioni, rendendole un ponte tra passato e futuro, capace di attrarre attenzione e opportunità.

La ‘Focarazza’ di Manciano si unisce così a celebri riti come la ‘Ndocciata’ di Agnone in un percorso condiviso di tutela e valorizzazione. Questo cammino non sarebbe possibile senza l’impegno di tante persone appassionate come Letizia Bindi, Domenico Meo, l’avv. Giuseppe Marinelli, il sindaco Daniele Saia e i rappresentanti del Ministero della Cultura per il loro instancabile supporto.

Mangia Fuoco’ farà la sua parte, promuovendo con entusiasmo la bellezza e l’importanza di questi riti, affinché vengano riconosciuto a livello internazionale e continuino a illuminare il cammino delle nostre comunità.

(by nicola)

lunedì 23 dicembre 2024

Mangia Fuoco: un ponte di tradizione e innovazione che unisce il Molise al resto d'Italia

È con grande entusiasmo che condividiamo quanto ci ha scritto la prof.ssa Roberta Pastorelli, docente di ‘Diritto, Economia Politica ed Educazione Civica’ presso l'I.S.S. “Gregorio da Catino” di Poggio Mirteto (RI).

Il suo messaggio è un chiaro segno di quanto il nostro progetto stia accendendo curiosità e interesse oltre i confini del Molise.

La professoressa ci scrive:

 

Queste parole sono un chiaro segnale: fuori dal Molise 'Mangia Fuoco' viene capito, apprezzato e considerato un patrimonio culturale che vale la pena sostenere!

Un ponte tra tradizione e educazione

Il messaggio della prof.ssa Pastorelli non è solo un riconoscimento per il lavoro svolto, rappresenta anche un’opportunità per creare nuovi legami tra il nostro progetto e il mondo scolastico.

Siamo certi che l’interesse mostrato dalla professoressa potrà arricchire ulteriormente il dialogo tra educazione e tradizioni locali, unendo giovani menti a un patrimonio che racconta chi siamo.

Un invito a tutti

Se, come la prof.ssa Pastorelli, siete curiosi di scoprire di più su ‘Mangia Fuoco’, vi invitiamo a visitare il nostro sito - https://www.youtube.com/@mangiafuocomolise - e a seguirci sui nostri canali social - http://oml2010.blogspot.com/.

Siamo pronti ad accogliere la prof.ssa Pastorelli - e chiunque voglia partecipare alle nostre iniziative - per far parte della grande Mangia Fuoco Community!

Ringraziamo di cuore la prof.ssa Pastorelli per il suo interesse e il suo entusiasmo,

Siamo certi che il suo contributo sarà una nuova scintilla nel nostro cammino di valorizzazione culturale.

Non vediamo l’ora di costruire insieme nuove strade di dialogo, partecipazione e condivisione, perché il fuoco di ‘Mangia Fuoco’ arde grazie a tutti voi!

(by nicola)

domenica 22 dicembre 2024

ESCLUSIVA 'MANGIA FUOCO' - 🔥 La Rete dei Fuochi Cerimoniali: i Sindaci accendono il dialogo. Il Comune di Abbadia San Salvatore (SI) - 5 🔥

 

Il 7 dicembre 2024 Palazzo San Francesco - Agnone (IS) - ha fatto da cornice all'evento "Rete dei Fuochi Cerimoniali". Un incontro che ha riunito 22 sindaci di 4 regioni per celebrare e preservare le tradizioni legate al fuoco rituale, il simbolo che unisce le rispettive comunità e illumina il cammino tra passato e futuro.

Oggi vi presentiamo il primo intervento, quello del sindaco Niccolò Volpini di Abbadia San Salvatore (SI). Il primo cittadino ha aperto il suo intervento con un richiamo poetico e potente, probabilmente ispirato al suo conterraneo Dante: “Quando si accendono le nostre fiaccole – ha detto – lo sguardo si alza verso il cielo.” 

Non è solo una tradizione, ma un momento di speranza e rinascita durante il quale la comunità si raccoglie attorno a queste fiamme alte e maestose, simbolo di un legame profondo che attraversa i secoli.

Subito dopo, il sindaco di Agnone, Daniele Saia, ha intrecciato la forza del fuoco con quella del metallo, raccontando il dono della campana del Giubileo, forgiata dalla storica Fonderia Marinelli. 

La campana rappresenta un simbolo di speranza concreta, capace di unire il passato con un futuro condiviso. Saia ha sottolineato come il fuoco, così come la campana, non sono solo elementi materiali ma 'mezzi' per forgiare legami, idee e comunità.

Mangia Fuoco, con il suo impegno, trasforma questi momenti in memoria viva. Attraverso i suoi video custodisce e diffonde le tradizioni del fuoco rituale, ferma il tempo e porta questi racconti oltre i confini locali. Ogni fiamma immortalata diventa un ponte tra tradizione e innovazione che illumina il presente e proietta verso il futuro.

Seguici per scoprire altre storie e tradizioni legate al fuoco, perché ogni scintilla ha il potere di raccontare qualcosa di unico e universale. Il fuoco è storia, è cultura, è vita!

Unisciti alla nostra missione

Aiutaci a fare del Molise la regione pilota a livello internazionale sull’elemento fuoco

Per supportarci:

Insieme, possiamo mantenere viva la fiamma del Molise e portarla al centro della scena internazionale.

Grazie di cuore per il tuo sostegno!

(by nicola)

sabato 21 dicembre 2024

La Giustizia in Molise: dialoghi di legalità e 'Letture in Officina'

 


SEPINO – Tornano le “Letture in Officina”

Venerdì 20 dicembre, alle ore 18.30, la Sala Consiliare del Comune di Sepino si è trasformata in un luogo di dialogo e riflessione grazie al ritorno delle “Letture in Officina”. 

Protagonista dell’incontro è stato Vinicio D’Ambrosio, cofondatore e socio dell’Osservatorio Molisano sulla Legalità (OML), che ha presentato il suo ultimo libro, “La giustizia in Italia – Il sistema Molise”.

Il volume affronta con rigore e coraggio il complesso intreccio di interessi, conoscenze e relazioni che caratterizzano il sistema politico-amministrativo molisano, delineando le dinamiche che spesso lo avvolgono. 

D’Ambrosio, con la sua lunga carriera da saggista e dirigente sindacale – prima alla Coldiretti e poi alla Confcooperative Molise – ha offerto uno sguardo unico e privilegiato sulle “stanze del potere” della nostra regione.

La serata è stata impreziosita dal dibattito con ospiti d’eccezione: Carla Ferrante, giornalista e conduttrice televisiva, nota per aver intervistato figure di rilievo come il camorrista Schiavone, e Alfonso Mainelli, stimato avvocato attivamente coinvolto in campagne di difesa dell’ambiente.

Grazie alla profonda conoscenza dei temi trattati i due interlocutori hanno arricchito il dibattito, offrendo al pubblico spunti di riflessione sulla giustizia e sui legami tra etica, politica e territorio. 

L'incontro ha rappresentato un’occasione unica per esplorare argomenti di grande rilevanza attraverso le esperienze e i racconti di figure di alto profilo.

Come OML siamo felici di annoverare tra i nostri soci una figura di così alto spessore come Vinicio D’Ambrosio il cui impegno per la legalità e la trasparenza continua a essere fonte d’ispirazione per tutti noi.

(by nicola)

venerdì 20 dicembre 2024

ESCLUSIVA 'MANGIA FUOCO' - 🔥 La Rete dei Fuochi Cerimoniali di Agnone ospita il direttore dell'Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale (ICPI) e la funzionaria Omerita Ranalli - 4 🔥

 

In cammino per salvaguardare il fuoco cerimoniale: il contributo di ‘Mangia Fuoco’

La globalizzazione minaccia di uniformare culture e tradizioni ma i fuochi cerimoniali si rivelano come un baluardo del nostro patrimonio immateriale.

A ribadirlo sono stati gli interventi della prof.ssa Bindi, del Direttore dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale del MiC, e della funzionaria dello stesso, Omerita Ranalli, durante l'evento "Rete dei Fuochi Cerimoniali. In cammino per la salvaguardia e la valorizzazione condivisa".

Un patrimonio che parla alle nuove generazioni
La prof.ssa Bindi ha sottolineato ancora una volta il ruolo cruciale svolto da ‘Mangia Fuoco’ nell'ambito dei PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) e POT (Percorsi di Orientamento e Tutorato), dimostrando come queste antiche tradizioni possano diventare "materia viva" nelle scuole.

Grazie a un approccio educativo innovativo, ‘Mangia Fuoco’ non solo trasmette ‘sapere’ alle nuove generazioni ma costruisce ponti tra comunità e territori, rendendo la ‘cultura’ uno strumento concreto di coesione e dialogo.

Le reti culturali come pilastro della salvaguardia
Il Direttore dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale del MiC, Leandro Ventura, ha evidenziato come la creazione di reti tra comunità sia un elemento chiave per la tutela del patrimonio immateriale.

Queste reti, come quella dei fuochi cerimoniali, amplificano il valore di ogni singola tradizione e creano connessioni che superano i confini locali e si estendono verso prospettive nazionali e internazionali.

Il ruolo del REIM e della documentazione
Omerita Ranalli, funzionaria dello stesso Istituto del MiC, ha posto l’accento sull'importanza del Registro delle Eredità Immateriali del Molise (REIM), strumento indispensabile per preservare queste tradizioni e candidarle a riconoscimenti internazionali, come quelli dell’UNESCO. Ha inoltre ricordato come l’Istituto lavori costantemente per catalogare e documentare le tradizioni, trasformandole in una risorsa accessibile e condivisa.

La prof.ssa Bindi, dopo aver accolto con grande entusiasmo la sollecitazione di Omerita Ranalli, ha fatto sintesi su ciò che è stato realizzato e su ciò che ritiene necessario avviare.

Il primo passo è completare l'inventario delle feste del fuoco: verificare chi ha già iniziato questo lavoro, portarlo alla massima rappresentatività e inserire tutte le schede ancora mancanti nel Registro delle Eredità Immateriali del Molise. Parallelamente bisognerà confrontarsi con altri inventari regionali, come quello pugliese, che sebbene sia un'ottima base, necessita di adattamenti per uniformarsi ai modelli di inventariazione riconosciuti, come il Reim o il catalogo dell’Istituto Centrale.

Analogamente per la Toscana, nonostante siano state attività antropologiche e inventari del patrimonio, non esiste una struttura definita per le feste del fuoco. È quindi urgente immaginare un percorso di specializzazione per queste tradizioni.

Per altre regioni, come Sicilia e Lombardia, si può contare su solidi registri delle eredità immateriali, mentre in altre, come le Marche, il lavoro è ancora in fase iniziale.

C’è bisogno dunque di una vera 'to-do list' operativa: un elenco chiaro di cose da fare e da integrare per rendere solido il cammino.

Sarà fondamentale coinvolgere i sindaci e individuare referenti per ciascun comune, creando una rete territoriale ramificata che consenta di lavorare con competenza e accuratezza.

Solo così si potrà rispondere adeguatamente alle richieste ministeriali e strutturare un dossier solido per il percorso di candidatura.

Conclusioni
Il percorso verso la salvaguardia del fuoco cerimoniale è lungo e complesso, ma con progetti come ‘Mangia Fuoco’ le comunità possono trovare una guida e un modello da seguire.

Grazie alla collaborazione tra scuole, istituzioni e territori, il fuoco non è solo una fiamma che arde nei rituali ma anche una luce che illumina il cammino verso un futuro in cui cultura, educazione e identità si fondono per creare una società più consapevole e coesa.

(by nicola)

mercoledì 18 dicembre 2024

ESCLUSIVA 'MANGIA FUOCO' - 🔥 La Rete dei Fuochi Cerimoniali di Agnone ospita il direttore del servizio UNESCO del Ministero della Cultura - 3 🔥

 

Il 7 dicembre 2024 ha visto protagonisti interventi di grande rilevanza durante l'evento dedicato alla Rete dei Fuochi Cerimoniali.

Studiosi, amministratori e rappresentanti delle istituzioni si sono incontrati per delineare un cammino condiviso verso la tutela e la promozione del patrimonio immateriale legato ai riti del fuoco.

Di seguito i momenti salienti degli interventi di Letizia Bindi, Stefano Musco e Daniele Saia.

Letizia Bindi: comunità e tradizioni come pilastri di valorizzazione

La professoressa Letizia Bindi, antropologa e presidente del Biocult Research Center dell’UNIMOL, ha sottolineato l’importanza delle comunità nel preservare e dare valore ai riti cerimoniali.

Ha enfatizzato come il coinvolgimento diretto di cittadini e istituzioni sia fondamentale per costruire un percorso che tuteli la memoria culturale, rendendola una risorsa per il futuro.

Stefano Musco: diplomazia culturale e sinergia territoriale

Stefano Musco, direttore del Servizio UNESCO presso il Ministero della Cultura, ha celebrato Agnone come "Centro del Mondo" grazie all'iscrizione dell'arte campanaria come patrimonio immateriale UNESCO.

Ha evidenziato l’evoluzione della diplomazia culturale, oggi costruita non solo a livello centrale ma anche attraverso il lavoro capillare nei territori. Successivamente ha elogiato la capacità delle amministrazioni locali di fungere da ponte tra le tradizioni delle comunità e l’interesse nazionale oltre a spiegare come il processo di candidatura ai riconoscimenti UNESCO richieda coordinamento tecnico, amministrativo e politico, puntando su professionalità e visione condivisa.

Daniele Saia: una memoria condivisa per guardare al futuro

Il sindaco di Agnone, Daniele Saia, ha ribadito l'importanza della Rete dei Fuochi Cerimoniali come strumento per tramandare la memoria collettiva.

Citando Steve Jobs, Saia ha ricordato che "Da soli si fa prima, ma insieme si va lontano" sottolineando così la forza del lavoro comunitario.

Ha lanciato un appello all’accelerazione del percorso di salvaguardia e valorizzazione della Rete, ringraziando il Ministero della Cultura per il supporto attivo.

Verso un futuro condiviso

L’incontro ha confermato la forza delle comunità nel preservare le tradizioni per trasmetterle alle future generazioni.

Mangia Fuoco continuerà a essere parte di questa Rete, lavorando per valorizzare i riti del fuoco come patrimonio vivo e condiviso.

Uniti, possiamo trasformare la memoria in un motore di sviluppo sostenibile.

Che cosa pensi delle tradizioni legate ai fuochi cerimoniali?

Lascia un commento e condividi la tua opinione con noi!

Grazie! 🔥

(by nicola)

martedì 17 dicembre 2024

ESCLUSIVA 'MANGIA FUOCO' - 🔥 La Rete dei Fuochi Cerimoniali di Agnone - 2 🔥 Il valore del progetto ‘MANGIA FUOCO’

 


In questo video le riflessioni della moderatrice dell'incontro ‘Rete dei Fuochi Cerimoniali’ - la Direttrice del Centro di Ricerca ‘Biocult’ dell'Università degli Studi del Molise, la professoressa Letizia Bindi - svoltosi presso la sala Consiliare di Palazzo San Francesco di Agnone il 7 dicembre 2024.

La professoressa Bindi ha evidenziato quanto il fuoco, simbolo ancestrale e rituale, rappresenti una biodiversità culturale straordinaria. Un patrimonio non solo di pratiche rituali, ma anche di un profondo legame tra uomo e natura, tra comunità e territorio.

🌍 Il valore del progetto ‘MANGIA FUOCO’

La Direttrice del Centro di Ricerca ‘Biocult’, Letizia Bindi, ha ricordato come il progetto ‘MANGIA FUOCO’ sia stato pioniere dell'idea del primo Ecomuseo del Fuoco, che collega virtualmente e territorialmente le tradizioni legate ai fuochi rituali con la consapevolezza di custodire e proteggere il fuoco stesso. Una visione che unisce:
✅ salvaguardia del patrimonio immateriale;
✅ tutela delle risorse naturali e della biodiversità territoriale;
✅ approcci innovativi e sostenibili, in linea con i percorsi intrapresi da UNESCO per l'Antropocene, in un'epoca in cui l'intervento umano è centrale nella trasformazione dell'ambiente.

Cultura e Ambiente
‘MANGIA FUOCO’ non è solo celebrazione del passato, ma un'occasione per rilanciare un dialogo tra cultura e natura. I fuochi rituali, come sottolineato dalla Bindi, insegnano a prendersi cura dei territori attraverso pratiche consapevoli che valorizzano boschi, legna e risorse comuni.

💬 "Custodire i fuochi significa prendersi cura delle nostre comunità e del nostro ambiente, creando un legame tra passato, presente e futuro."

📌 Un impegno collettivo
Da ultimo, sempre la prof.ssa Bindi, ha sottolineato che il percorso avviato, del quale ‘MANGIA FUOCO’ è parte, dimostra che costruire una candidatura come quella auspicata per il riconoscimento UNESCO, significa disciplina e memoria collettiva: tenere traccia delle tradizioni, delle pratiche e dell'energia straordinaria delle comunità.

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Ringraziamenti

Un sentito ringraziamento alla prof.ssa Letizia Bindi per quanto a oggi fatto, farà, per ‘MANGIA FUOCO’, a ‘Biocult’, all'UNIMOL, al Comune di Agnone, a quello di Montagano e all'associazione ‘La Faglia’, per il loro prezioso supporto nel valorizzare il nostro patrimonio culturale.

(by nicola)

lunedì 16 dicembre 2024

ESCLUSIVA 'MANGIA FUOCO' - 🔥 La Rete dei Fuochi Cerimoniali di Agnone - 1 🔥

 

🔥 In cammino per la salvaguardia dei fuochi cerimoniali 🔥

Nel cuore di Agnone, il 7 dicembre, grazie a una visione lungimirante e all’impegno condiviso, si è acceso un nuovo capitolo per la valorizzazione dei fuochi cerimoniali, simbolo di identità e tradizione delle nostre comunità.

Con la partecipazione di ben 22 realtà da tutta Italia, la Rete dei Fuochi Cerimoniali sta crescendo, unendo piccole e grandi comunità attorno a un obiettivo comune: preservare e valorizzare questi rituali unici come motore di sviluppo culturale e sociale.

🎙️ Letizia Bindi Direttrice 'Biocult': "La cultura del fuoco non è solo un patrimonio locale, ma un giacimento culturale che merita di essere condiviso, proiettandosi oltre i confini locali. È importante unire le forze per una salvaguardia e valorizzazione che guardino al futuro."

🌟 Il legame con ‘MANGIA FUOCO’
Agnone è stato il primo comune a credere nel nostro progetto! Ha acceso una scintilla che oggi coinvolge decine di comunità in una rete di collaborazione culturale.

Grazie al protocollo d'intesa con il ‘Centro di Ricerca Biocult’ dell'Università del Molise, MANGIA FUOCO’ continua a contribuire alla tutela di queste tradizioni attraverso ricerca, documentazione e innovazione.

🎯 "Fuoco dentro, margine al centro" è stato anche il cuore pulsante del dossier di candidatura di Agnone a Capitale Italiana della Cultura 2026. Una dimostrazione che i piccoli comuni possono diventare fari culturali, capaci di accendere l’interesse nazionale e internazionale per il proprio patrimonio.

🌍 Verso il riconoscimento UNESCO
Il fuoco, elemento che unisce storia, spiritualità e comunità, è il simbolo di un progetto ambizioso: ottenere il riconoscimento UNESCO per il patrimonio immateriale dei fuochi cerimoniali.

Questo percorso concreto è sostenuto dalle istituzioni, dalle amministrazioni e dai cittadini che, con grande entusiasmo, hanno portato i loro oggetti rituali e condiviso il calore delle loro storie.

💬 Daniele Saia, sindaco di Agnone: "Abbiamo la responsabilità di preservare e far crescere questa rete. Le nostre comunità, unite dalla consapevolezza e dalla concordia, possono raggiungere traguardi importanti."

🔥 Un futuro di collaborazioni
L’incontro di Agnone ha dimostrato che tradizione e innovazione possono convivere, creando nuove opportunità per il territorio. La rete dei fuochi cerimoniali, in cui MANGIA FUOCO’ gioca un ruolo cruciale, rappresenta non solo la salvaguardia del passato ma una visione proiettata verso il futuro.

👉 MANGIA FUOCO’ continuerà a collaborare con ‘Biocult’, l’Università del Molise, il Comune di Agnone per garantire che questi fuochi continuino ad ardere come simbolo di coesione, resilienza e identità culturale.

(by nicola)

sabato 14 dicembre 2024

La ‘Rete Faro Fuochi Rituali’: un successo anche a Teramo! 🌍🌟

 

Il 9 dicembre, a Teramo, la ‘Rete Faro Fuochi Rituali’ ha compiuto un significativo passo avanti in occasione dell’evento “L’eredità della Transumanza” organizzato dal polo Alberghiero dell’I.I.S. "Di Poppa-Rozzi".

L’iniziativa, un tavolo di lavoro per esperti di settore, ha messo in rete tradizioni, cultura e innovazione, coinvolgendo direttamente giovani protagonisti.

Un inizio istituzionale

L’evento si è aperto con i saluti della Dirigente Scolastica Caterina Provvisiero, del Presidente del Consiglio Regionale Abruzzo Lorenzo Sospiri e dell’Assessore all’Istruzione Roberto Santangelo. Successivamente gli studenti, coordinati dalle professoresse Colangeli e Matriciani, hanno dato il via ai lavori.

I loro contributi, dedicati alla transumanza, hanno preso forma attraverso racconti, filmati, poesie e una “biblioteca umana”, dimostrando come la tradizione possa ispirare nuove narrazioni.

Interventi di rilievo

Tra gli ospiti che hanno arricchito la giornata con le loro riflessioni:

- Francesco Calzolaio - Coordinatore di Faro Italia Platform e Presidente Associazione Venti di Cultura.

- Antonio Corrado - Project Manager di Abruzzo Avventure e Coordinatore della Rete Faro Transumanza.

- Daniele D’Amario - Assessore alle Attività Produttive, Turismo e Cultura della Regione Abruzzo.

- Nunzio Marcelli - Presidente APPIA.

- Orlando Persia - Sindaco di Crognaleto.

- Camillo D’Angelo - Presidente della Provincia di Teramo.

- Antonella Ballone e Salvatore Florimbi - Rappresentanti della C.C.I.A.A. del Gran Sasso d’Italia.

Numerose imprenditrici locali e i fratelli Marronaro hanno condiviso esperienze, mentre i canti tradizionali della transumanza, eseguiti da Teresa Scalese, Franco Palumbo e Christian Di Marco, hanno reso l’evento ancora più vivo e coinvolgente.

Un pranzo di tradizione e innovazione

Il pranzo è stato un viaggio nei sapori locali con rivisitazioni come il ‘tacchino alla canzanese’, il ‘timballo teramano’, i dolci tipici; il tutto accompagnato da vini pregiati della zona.

Questo momento conviviale ha preceduto gli interventi dei coordinatori nazionali delle “Comunità Patrimoniali della Piattaforma Faro-Italia”:

- Adele Garzarella (“Memorie della Guerra”, Abruzzo)

- Michele Pesante (“Faro Transumanza”, Puglia)

- Nicola Frenza (“Faro Fuochi Rituali”, Molise)

La Rete Faro Fuochi Rituali

La ‘Rete Faro Fuochi Rituali’ unisce comunità e istituzioni per preservare e valorizzare i riti del fuoco come patrimonio immateriale. A Teramo questa ‘Rete’ ha dimostrato di poter:

- promuovere i riti del fuoco come elemento d’identità culturale e collettiva;

- coinvolgere i giovani in un progetto che intreccia storia, tradizione e innovazione;

- sostenere il turismo esperienziale e sostenibile attraverso il patrimonio culturale.

Il coordinatore nazionale di questa Rete’, Nicola Frenza, dopo un brevissimo accenno al progetto dell'OML ‘NOI SIAMO IL TRATTURO’ ha catturato l’attenzione dei ragazzi illustrando il progetto che intreccia storia, tradizione e innovazione denominato ‘MANGIA FUOCO.’

Nello specifico si è soffermato su quanto fatto lo corso anno presso l’I.S.S. ‘U. Tiberio’ di Termoli (PCTO sui fuochi rituali in collaborazione con l’UNIMOL) e quanto sarà avviato a breve con il progetto “Sulle Rotte del Fuoco” che oltre al suddetto Istituto coinvolgerà anche l’Alberghiero della cittadina adriatica e un Istituto Superiore della provincia di Rieti (“Articolo 9 della Costituzione: Sentinelle del Paesaggio”);

Uno dei momenti più emozionanti per Frenza è stato il riconoscimento del neo Presidente del ‘Coordinamento Regionale Abruzzese degli Studenti’, che ha definito il suo intervento il più coinvolgente della giornata!”

Un messaggio per i giovani protagonisti

Questo successo è stato possibile grazie alla vostra energia, creatività e voglia di esplorare le radici della nostra cultura. I vostri lavori dimostrano come tradizione e innovazione possano convivere per costruire un futuro migliore. Continuate a essere protagonisti del cambiamento e portate avanti con orgoglio le vostre idee.

Iniziamo da qui: quali altre tradizioni locali vorreste valorizzare attraverso la vostra creatività? Scriveteci o condividetele sui nostri canali social usando l’hashtag #ReteFaroFuochi.

Ringraziamenti

Un grazie sentito alla Dirigente Caterina Provvisiero e ai Docenti per l’organizzazione impeccabile, a Francesco Calzolaio e Antonio Corrado per la fiducia, agli studenti e ai relatori per il loro entusiasmo. 

(by nicola) 

giovedì 12 dicembre 2024

Il fallimento del 'Processo alla Molisana': non si parla di pasta ma di un sistema in crisi. A Vasto si discute il futuro della giustizia italiana

 

Sabato 14 dicembre 2024, alle ore 17:00, la Sala Aldo Moro degli ex Edifici Scolastici in Corso Italia, a Vasto, ospiterà la presentazione del libro “La Giustizia in Italia. Il Sistema Molise”, scritto dal nostro socio Vinicio D’Ambrosio. 

Un incontro imperdibile per chi desidera approfondire il complesso intreccio tra giustizia, società e territorio.

Il Libro: una fotografia del "Sistema Molise"

L’autore analizza con rigore la realtà giudiziaria molisana, portando alla luce le peculiarità e le criticità del cosiddetto “processo alla molisana”. Indagini spesso sommarie, verdetti scontati, archiviazioni senza fine, proscioglimenti e prescrizioni sono il risultato di un sistema caratterizzato da lentezze burocratiche e rivalità interne.

Ma non è solo la lentezza a essere messa sotto i riflettori. Attraverso una ricca documentazione, il volume esplora il tessuto umano e sociale che alimenta questa situazione: rapporti di interesse, amicizie, relazioni personali e persino rivalità fra magistrati. Un intreccio che rende il "Sistema Molise" un vero e proprio paradigma della giustizia italiana, capace di stimolare un’ampia discussione a livello nazionale.

Un evento ricco di contenuti

L’incontro sarà arricchito dai saluti istituzionali del Dott. Nicola Della Gatta, Assessore comunale alla Cultura. A moderare il dibattito sarà Pino Cavuoti, Consigliere dell'Ordine dei Giornalisti del Molise, mentre l’autore, Vinicio D’Ambrosio, dialogherà direttamente con il pubblico presente, creando un’occasione unica di confronto.

Non solo Molise: un tema universale

Il libro non si limita al contesto molisano, ma amplia il discorso con riferimenti ed episodi di cronaca giudiziaria dell’Abruzzo, offrendo uno spaccato ancora più ampio e approfondito dei problemi che affliggono il sistema giustizia nel nostro Paese.

Non mancate a questo appuntamento per comprendere meglio le dinamiche di un sistema che non riguarda solo il Molise, ma l’intero Paese.

Vi aspettiamo sabato 14 dicembre 2024 alle 17:00 presso la Sala Aldo Moro, Corso Italia, Vasto.

(by nicola)