lunedì 10 ottobre 2011

LA RETE CONTRO L'EOLICO SCRIVE AI CANDIDATI ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE MOLISE

ALLA CORTESE ATTENZIONE 
DEI CANDIDATI ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE MOLISE 
(in ordine alfabetico):

Paolo Di Laura Frattura – PD
Antonio Federico – MOVIMENTO 5 STELLE MOLISE
Michele Iorio – PDL
Giovancarmine Mancini – LA DESTRA


Gentili candidati,

la questione eolica ha finalmente svelato il suo vero volto. Si è trattato - e si tratta - di un grosso affare costruito su un sistema di incentivi a dir poco spropositati, tra i più alti del mondo (il triplo della Germania), che incoraggia e favorisce azioni speculative di grossa portata da parte di alcune Lobby del settore.

Il dilagante fenomeno dell’eolico e del fotovoltaico a terra si rivela come il mezzo più insidioso, più subdolo, maggiormente idoneo - ed allo stesso tempo più accessibile - a decretare la morte del paesaggio.

Il ricorrente richiamo alle suddette energie, cosiddette pulite, è sorretto da una rete di disinformazione artatamente costruita a magnificare le opportunità di tali fonti e a nascondere gli effetti deleteri che esse producono sull’ambiente senza alcun apprezzabile risultato in termini di produzione energetica.

La abnormità della diffusione eolica e fotovoltaica in Italia viene denunciata da ministri della Repubblica e da giornalisti italiani e di tutta Europa e considerata, a ragione, una nuova forma di colonizzazione del Mezzogiorno d’Italia dove il Molise è tra le regioni più aggredite.

Ora, poi, il divieto di contribuzione ai comuni che ospitano impianti eolici e la incapacità di produrre posti di lavoro nell’ambito di tale industria, stanno trasformando l’assalto in una beffa!

Il Molise, con le sue 500 e passa torri eoliche già impiantate e con progetti pendenti per la installazione di altre 3.000/5.000 pale (si arriverà ad una ogni Km. quadro?), rischia di perdere irrimediabilmente la caratteristica che più di ogni altra cosa lo contraddistingue: la ricchezza naturalistica e paesaggistica, storica ed archeologica di tanti luoghi di indiscusso pregio.

Già le prime avvisaglie del disastro annunciato sono sotto gli occhi di tutti: Roccamandolfi, la montagna di Frosolone, di Macchiagodena e di Carpinone, Capracotta, ecc., aree nelle quali il paesaggio è l’arredo naturale di una vasta zona ancora incontaminata, ma stuprata in alcuni suoi angoli. Ma lo scempio non può essere portato a più gravi conseguenze. E il danno ad esso collegato, riguardante la compromissione di uno sviluppo turistico di qualità, alternativo, di tipo rurale e naturalistico (proprio ora che il turismo in Italia segna un considerevole incremento – del 7% - in controtendenza su altri settori economici), sarà certo ed irreparabile.

Sulla base di tali considerazioni che non possono essere sottaciute e trascurate da una classe dirigente che si rispetti, chiediamo ai candidati alla presidenza della Regione Molise
1- Se intendono porre un serio e legittimo limite allo sfruttamento del Molise posto in essere dagli operatori del settore dell’eolico e del fotovoltaico a terra.
2- Se intendono, come primo atto della legislatura, varare un piano energetico che ponga fine alla realizzazione di altri impianti eolici e fotovoltaici in aree agricole e che provveda a determinare con certezza la suddivisione degli apporti percentuali delle varie forme di energia rinnovabili (con esclusione dell’eolico e del fotovoltaico in aree agricole per i quali il Molise ha dato più di quanto fosse nelle sue possibilità).
3- Se intendono migliorare le recenti leggi regionali di attuazione delle Linee Guida nazionali, assegnando al paesaggio - giusto il richiamo fatto nelle Linee Guida statali all’art. 9 della Costituzione italiana ed alla Convenzione Europea del Paesaggio - un ruolo imprescindibile per la conservazione del territorio e per il suo sviluppo economico, determinando, in coerenza con esse, le motivate ragioni di esclusione dell’eolico e del fotovoltaico nelle aree che rivestono particolari e precisabili valori da difendere.
4- Se, in ogni caso, intendono diffidare il Ministero delle Attività Produttive in ordine alla mancata emanazione dei decreti (già previsti dalla L. 2007 n° 244 e, da ultimo, dalla L. 2009 n°13) finalizzati a “definire la ripartizione fra regioni e province autonome di Trento e di Bolzano della quota minima di incremento dell'energia prodotta con fonti rinnovabili per raggiungere l'obiettivo del 17 per cento del consumo interno lordo entro il 2020 ed i successivi aggiornamenti proposti dall'Unione europea….
……… tenendo conto della definizione dei potenziali regionali tenendo conto dell'attuale livello di produzione delle energie rinnovabili” (Il Molise è ben oltre tale soglia).
5- Se intendono sventare con ogni mezzo, a partire dall’azione politica sul Governo (e con la costituzione della Regione nel giudizio pendente innanzi alla Corte Costituzionale in relazione alla L. regionale 20/2010), il pericolo incombente su Pietrabbondante e Saepinum-Altilia, i cui siti archeologici rischiano di essere compromessi dalla realizzazione di impianti eolici nelle loro vicinanze.

Il tutto nella dichiarata condivisione dell’azione civile e spontanea, assolutamente trasversale che questa Rete dei Comitati ha messo in atto, proseguendo ed ampliando l’impegno profuso in tempi precedenti da Coldiretti che per prima ha suonato l’allarme, confermando, recentemente, il suo impegno per la difesa del territorio e delle tante aree sottratte all’agricoltura dal proliferare selvaggio e industriale dell’eolico e del fotovoltaico nei campi.

LA RETE DEI COMITATI E DELLE ASSOCIAZIONI CONTRO L’EOLICO SELVAGGIO.

Ad oggi la "Rete" ha ricevuto una sola risposta, questa:
"In allegato la nostra idea di produzione e distribuzione dell'energia sul territorio molisano, a tutela del nostro patrimonio ambientale, storico e paesaggistico e delle peculiarità territoriali che caratterizzano la nostra amata regione.

Saluti
Antonio Federico"

Per scaricare la risposta del candidato del MOVIMENTO 5 STELLE MOLISE

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