ALCUNE VERITA' SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI A ROMA
La situazione di emergenza in atto a Roma non è una opinione ma un fatto, basato
di certo su un sistema impiantistico di AMA inadeguato, obsoleto o del
tutto assente e che è un fatto noto a tutti da tempo, per
cui servivano già da un anno azioni concrete aldilà della ostinata
negazione del disastro oggi in atto da parte del suo assessore
all’ambiente, che continua purtroppo a non produrre fatti ma solo altra “documentazione” cartacea.
Le ricordiamo che è passato quasi un anno dall’insediamento
della sua giunta e che, nonostante il cambio di due assessori
all’ambiente, la sua maggioranza ha di fatto ignorato
per motivi diversi sino a febbraio 2017 i continui solleciti al
confronto per l’attuazione della delibera capitolina già approvata n.
129/2014 “Roma verso rifiuti zero”, data da cui aspettiamo un atto di
giunta annunciato dal suo assessore all’ambiente tre mesi fa!!
La citata delibera capitolina “quadro” tuttora vigente, in quanto delibera
di iniziativa popolare ha visto il riconoscimento del suo indiscusso
valore sia dalla giunta precedente che recentemente dalla sua giunta, in termini di criteri per la pianificazione di – azioni – programmi ed obiettivi al 2020.
Ma oltre la condivisione teorica del percorso “verso rifiuti zero” serve
ora che lei metta a disposizione di AMA le risorse economiche e di
personale per attuare i citati programmi descritti in modo puntuale,
in primis per un “programma straordinario” mirato alla riconversione
generale dai cassonetti alla raccolta generalizzata “porta a porta” e la
costruzione degli impianti di compostaggio e di riciclo necessari.
Le ricordiamo che su questo aspetto il rimpallo di
responsabilità tra lei e Zingaretti non produrrà alcun effetto, dato che
la progettazione e realizzazione degli impianti per i rifiuti urbani è
in capo ad AMA, mentre la loro autorizzazione resta in capo
alla Regione Lazio per gli impianti di TMB e per la eventuale discarica
di servizio per i rifiuti indifferenziati salvo la competenza di
ubicazione del sito da parte di Roma Capitale.
Ma lei forse dimentica che ciò che manca del tutto a Roma sono gli impianti per le frazioni differenziate,
in particolare quelli di compostaggio per la frazione organica (che
continuiamo ad inviare a costi pesantissimi a Pordenone !!) e gli
impianti di riciclo per la frazione secca (la cui selezione è da anni
data in subappalto oneroso a piattaforme private a Pomezia ed altrove).
A differenza della disinformazione presente sui social la
informiamo che questi strategici impianti di “recupero”, per il
compostaggio ed il riciclo di rifiuti differenziati, sulla base di una
sub-delega della Regione Lazio, sono da anni autorizzati per competenza
direttamente dal Dipartimento Tutela Ambiente della ex Provincia di Roma
oggi Città Metropolitana di Roma Capitale, cioè l’istituzione che lei stessa presiede!!!
Per cui non le sarà difficile capire che IL NODO PRINCIPALE
DA SCIOGLIERE PER RISOLVERE DAVVERO LA “RICORRENTE EMERGENZA”
RIFIUTI ROMANA E’ TUTTO NELLE SUE MANI, e consiste nell’abbattere la
produzione di “rifiuti indifferenziati” raccolti con i cassonetti
stradali e puntare tutte le risorse finanziarie ed umane sulla “filiera
differenziata” che va dalla estensione generale della raccolta “porta a
porta” sino alla realizzazione ed autorizzazione degli impianti di
compostaggio e di riciclo.
Le specifichiamo che la gestione dei rifiuti sarà
“sostenibile” a patto che la sua giunta sarà in grado di attuare il
principio vigente di “autosufficienza territoriale”, contenuto
anche nella delibera capitolina n. 129/2014, facendo realizzare gli
impianti citati di riciclo e compostaggio all’interno del territorio di
Roma Capitale.
Le sottolineiamo inoltre che l’aspetto più innovativo e di
certo necessario alla riuscita del percorso “verso rifiuti zero” è
costituito dalla istituzione di una vera e strutturata “partecipazione
popolare” su base paritaria e con i poteri propositivi previsti dalla
delibera n. 129/2014, attraverso il sistema degli Osservatori municipali e comunale, ora
in fase di prima sperimentazione in due Municipi, in cui serve che lei
dia un fortissimo impulso alla stesura del necessario “Regolamento comunale”, visto
che la commissione capitolina ambiente solo dopo nove mesi ci ha
convocati in prima audizione ma senza assumere alcun impegno concreto
calendarizzato.
Roma Capitale può essere l’apripista di un nuovo metodo di
condivisione delle criticità e delle soluzioni tra gli amministratori ed
i cittadini attivi, oggi rappresentati da centinaia di
associazioni di volontariato e da comitati di quartiere eletti
regolarmente dal territorio, e di un primo vero passo verso la
costituzione dei Municipi in Comuni Metropolitani sulla base della
capacità di gestire un processo democratico “dal basso”.
Dato che lei ha lanciato ultimamente il concetto di
“democrazia diretta” crediamo che sia suo preciso interesse favorire
forme avanzate di condivisione per una concreta “partecipazione
popolare” che possano essere preliminari al concetto da voi stessi
proclamato.
Roma 9 maggio 2017 Ass.ne Zero Waste Lazio
(by Nicola)
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