Venerdì 5 Maggio ore 11- Sala degli Angeli Università Suor Orsola Benincasa, Via Suor Orsola 10, Napoli
“La difesa
della giustizia come presupposto di ogni pace” è la motivazione con
cui per la prima volta dopo dieci anni dalla sua nascita il Premio
“Napoli Città di Pace” viene assegnato ad un magistrato impegnato nella
lotta alle mafie. Si tratta del Procuratore Capo della Repubblica di
Reggio Calabria, Federico Cafiero De Raho, il primo magistrato italiano
ad aver avviato un’azione di contrasto al clan dei Casalesi culminata
poi nel processo Spartacus. Accanto a Cafiero De Raho quest’anno nella
terna dei premiati ci sono anche i giornalisti Lucia Goracci,inviato di
guerra di lungo corso che ha seguito alcuni dei conflitti internazionali
più delicati degli ultimi anni dal Medio Oriente all’America Latina e
Domenico Iannacone, autore e conduttore de “I Dieci Comandamenti”.
La cerimonia di premiazione della nona edizione del Premio “Napoli Città di Pace”, nato nel 2007 graziead una sinergia tra l’Arcidiocesi di Napoli, l'Università Suor Orsola Benincasa, l’UCSI (Unione Cattolica della Stampa Italiana) della Campania, l’Ordine dei giornalisti della Campania, si svolgerà venerdì 5 Maggio alle ore 11 nella Sala degli Angeli dell’Università Suor Orsola Benincasa.
Ad aprire la cerimonia ci saranno Lucio d’Alessandro, Rettore Università Suor Orsola Benincasa, Giuseppe Blasi, presidente dell’UCSI Campania, Ottavio Lucarelli, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania e Donatella Trotta, vicepresidente nazionale dell’UCSI.Come di consueto la premiazione sarà affidata all’Arcivescovo di Napoli, Crescenzio Sepe, a cui spetterà il compito di premiare: il magistrato Federico Cafiero De Raho “per il silenzioso ed efficace rigore del suo costante impegno di lotta alle mafie, ai poteri illegittimi e alle illegalità che minano l’ecosistema e la convivenza civile e per il determinante contributo al trionfo della giustizia, presuppostodi ogni pace”; la giornalista Lucia Goracci “per il coraggio e la determinazione con cui vive il suo ruolo di inviata in zone conflittuali del mondo - dall’Africa all’Asia - raccontando la complessità di guerre, sismie cambiamenti con un bagaglio informativo sempre attento al fattore umano” ; e il giornalista Domenico Iannacone “per l’impatto sociale, antropologico ed emotivo dei suoi documentari, inchieste e reportage che hanno innovato il lessico televisivo della narrazione della realtà con uno sguardo empatico sugli invisibili e i più fragili, costruendo un’originale grammatica del racconto inclusivo in presa diretta”.
A Pietro Bartolo “il medico eroe” di Lampedusa il Premio speciale Testimone di Misericordia
La cerimonia di premiazione della nona edizione del Premio “Napoli Città di Pace”, nato nel 2007 graziead una sinergia tra l’Arcidiocesi di Napoli, l'Università Suor Orsola Benincasa, l’UCSI (Unione Cattolica della Stampa Italiana) della Campania, l’Ordine dei giornalisti della Campania, si svolgerà venerdì 5 Maggio alle ore 11 nella Sala degli Angeli dell’Università Suor Orsola Benincasa.
Ad aprire la cerimonia ci saranno Lucio d’Alessandro, Rettore Università Suor Orsola Benincasa, Giuseppe Blasi, presidente dell’UCSI Campania, Ottavio Lucarelli, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania e Donatella Trotta, vicepresidente nazionale dell’UCSI.Come di consueto la premiazione sarà affidata all’Arcivescovo di Napoli, Crescenzio Sepe, a cui spetterà il compito di premiare: il magistrato Federico Cafiero De Raho “per il silenzioso ed efficace rigore del suo costante impegno di lotta alle mafie, ai poteri illegittimi e alle illegalità che minano l’ecosistema e la convivenza civile e per il determinante contributo al trionfo della giustizia, presuppostodi ogni pace”; la giornalista Lucia Goracci “per il coraggio e la determinazione con cui vive il suo ruolo di inviata in zone conflittuali del mondo - dall’Africa all’Asia - raccontando la complessità di guerre, sismie cambiamenti con un bagaglio informativo sempre attento al fattore umano” ; e il giornalista Domenico Iannacone “per l’impatto sociale, antropologico ed emotivo dei suoi documentari, inchieste e reportage che hanno innovato il lessico televisivo della narrazione della realtà con uno sguardo empatico sugli invisibili e i più fragili, costruendo un’originale grammatica del racconto inclusivo in presa diretta”.
A Pietro Bartolo “il medico eroe” di Lampedusa il Premio speciale Testimone di Misericordia
Fonte: pagina fb Domenico Iannacone
(by Nicola)
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