"Stiamo trasformando Ragusa in una delle poche
città, forse l'unica, dove le zone in cui potrebbero nascere nuove
trivelle saranno convertite in aree agricole. Così, d'ora in avanti,
ogni nuova richiesta di perforazione sarà irricevibile
in partenza. E questo ha un valore aggiunto in una Sicilia dove la
Regione si accorda con le multinazionali petrolifere per favorire nuove
trivellazioni, pure in mare.
Finora l'assenza di norme certe, ed il via libera di tutti gli enti
coinvolti - dalla Regione alla Sovrintendenza, passando per tutti gli
organismi tecnici - ha consentito alle compagnie di ricerca petrolifera,
anche a Ragusa, di attivare nuove trivellazioni, con il Comune
costretto ad esprimersi solo dal punto di vista tecnico e su un
intervento marginale, senza poter fermare un procedimento già
autorizzato da tutti gli enti sovraordinati. Con la modifica al Piano
regolatore generale, si cambia musica. Ovviamente le compagnie di
ricerca petrolifera, che definiscono Ragusa il più grande giacimento
d'Europa, hanno già impugnato la modifica al Prg prima dell'approvazione
in Consiglio Comunale, giudicandola gravemente lesiva dei diritti e
degli interessi delle società coinvolte che si vedrebbero così costrette
ad un blocco indiscriminato di tutte le attività.
L'oro di Ragusa, però, non è certo nero come il petrolio, per noi del
Movimento 5 Stelle, è Verde come la nostra terra che vogliamo tutelare.
A Ragusa non si spirtusa (
buca, ndr): nè in mare, nè sulla terraferma."
Fonte blog Grillo
(by Nicola)
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