Il
30 gennaio il Tribunale di Milano ha condannato in primo grado per
diffamazione l’ex Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni
alla pena di un mese di reclusione e a risarcire con 10.000 € Marco
Cappato, con 10.000 € Lorenzo Lipparini, con 25.000 € la Lista Marco
Pannella, nella persona di Marco Pannella, oltre alle spese processuali
per 5.000 € e la pubblicazione della sentenza a sue spese su Corriere
della Sera e Sole 24 ore.
Sono così state accolte le richieste della parte civile,
rappresentate anche questa volta dall'avvocato radicale Giuseppe
Rossodivita. E’ la seconda condanna di Formigoni per diffamazione contro
i Radicali. Sia nel 2010 che nel 2012 i media riportarono dichiarazioni
di Formigoni con le quali i Radicali -che avevano denunciato la truffa
delle firme false per le Regionali in Lomabardia- erano definiti “criminali e maestri di manipolazione”.
Grazie a Giuseppe Rossodivita abbiamo ottenuto la conferma di
un'importante riconoscimento: la diffamazione non è soltanto riferibile
ai protagonisti diretti della vicenda -cioè Lipparini ed io- ma, nella
persona di Marco Pannella, è riferibile all'intera storia radicale, cioè
all'unico movimento politico che si è battuto per la legalità
democratica, arrivando a presentare denuncie in tutte le Procure già dal
2000. Sul piano politico, non possiamo che confermare la valutazione
sull'illegalità delle istituzioni italiane e le conseguenze devastanti
dei tempi della nostra “Giustizia”: è infatti probabile che i
procedimenti andranno in prescrizione e, sopratutto, il giudizio
amministrativo è ancora pendente a 5 anni dalla nostra prima denuncia,
con il risultato che Formigoni oggi vota per il nuovo Presidente della
Repubblica e i Radicali sono stati, grazie all'impunità di quella truffa
elettorale.
Fonte: partito redicale
(by Nicola)
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