Dopo le battaglie contro i privilegi e
gli sprechi della politica, le iniziative sulla scuola, i servizi nella
città di Campobasso, il movimento degli “Indignati del Molise” ed il
“Laboratorio Progressista” scendono di nuovo in piazza, il 12 e 13
dicembre 2015, per affrontare insieme ai cittadini i temi che assillano
il Molise: sanità, lavoro, e riforma delle province, che in assenza di
un disegno ed un progetto vero di riorganizzazione istituzionale da
parte della Regione mette questi enti territoriali nella impossibilità
di garantire l’erogazione dei servizi anche elementari ai cittadini
quali la viabilità, i servizi scolastici.
Lungi dal rappresentare un elemento di
cambiamento, questa maggioranza e questo Consiglio regionale, si
contraddistinguono per la avidità, l’arroganza, il trasformismo più
sfacciato, l’incapacità di portare a soluzione qualsiasi problema del
Molise. Le uniche scelte finora fatte sono state finalizzate unicamente a
soddisfare e rafforzare le proprie condizioni economiche e quelle degli
amici/alleati con nomine ed incarichi. La credibilità di chi governa la
Regione è ridotta ai minimi termini e non passa settimana o mese senza
che venga sbeffeggiato e sbugiardato dagli organi di informazione
nazionale. I molisani pagano le tasse regionali più alte d’Italia e
ricevono meno servizi degli altri. Il sistema sanitario regionale ha
accumulato un debito stratosferico ed i cittadini, se e quando hanno
bisogno di cure, devono oltrepassare i confini regionali.
Di fronte alla drammaticità della situazione, alla paralisi del sistema produttivo regionale, alla mancanza dei servizi più elementari, alla assenza di qualsiasi prospettiva di futuro, il Movimento degli Indignati e del Laboratorio ritengono di non doversi e non potersi disimpegnare ma di chiamare tutti i cittadini a confrontarsi e a reagire. A farlo insieme e pubblicamente. In piazza, per riappropriarsi dei propri diritti e della propria dignità e libertà.
Di fronte alla drammaticità della situazione, alla paralisi del sistema produttivo regionale, alla mancanza dei servizi più elementari, alla assenza di qualsiasi prospettiva di futuro, il Movimento degli Indignati e del Laboratorio ritengono di non doversi e non potersi disimpegnare ma di chiamare tutti i cittadini a confrontarsi e a reagire. A farlo insieme e pubblicamente. In piazza, per riappropriarsi dei propri diritti e della propria dignità e libertà.
Comitati “Cittadini indignati del Molise” “Laboratorio progressista”
(by Nicola)
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