Riceviamo e pubblichiamo
Le attuali Province restano fino alla modifica costituzionale e, nelle
more, rimangono i Presidenti attuali e la giunta fino al 31.12.2014 per
l'ordinaria amministrazione (del resto non è che adesso fanno un
granchè!) e senza indennità per poi essere sostituiti, dal 1.1.2015, da
un presidente, un consiglio ed una assemblea, con elezione di 2°
livello, scelti tra i consiglieri eletti nei vari Comuni del territorio e
sempre senza indennità di sorta. Successivamente le funzioni e il
personale dipendente (che nulla devono temere per il posto di lavoro)
transiteranno alle regioni o Comuni (secondo la suddivisione delle
competenze che assumeranno gli stessi Comuni e Regioni). Intanto bisogna
dire che la necessità di approvare subito la legge Del Rio, entro il 7
aprile 2014, comporta la non trascurabile importanza,di evitare il
rinnovo di ben 52 Consigli provinciali in scadenza quest’anno e che
avrebbe comportato lo slittamento della riorganizzazione delle province
fra 5 anni! Solo, per notizia,il costo annuo per gli Organi politici
della Provincia di Isernia superavano i 400.000 euro !!,E' chiaro che
ogni riforma che si attua trova i favorevoli e i contrari, però bisogna
dire che questa prima riorganizzazione del sistema Province fa da apri
pista alla più articolata e generale riforma del sistema Stato e delle
Autonomie che vedrà la sua articolazione nello Stato, nelle regioni ( e
sicuramente si andrà verso le macro-regioni) , nei Comuni e nelle Città
Metropolitane (che voglio ricordare erano già previste della legge
142/1990( prima riforma autonomie locali) . E proprio in prospettiva di
un aumento delle competenze dei Comuni( e Unioni di Comuni per la
gestione associata dei servizi indispensabili) non mi sembra criticabile
l' aumento dei Consiglieri comunali (solo rispetto alla riforma
Calderoli del 2011, perché , per la verità, in precedenza con la prima
riforma del 1990 delle autonomie locali - legge 142/90 e s.m.i.- i
Consiglieri erano di più di quelli previsti dalla legge Del Rio), anche
perché, nessuno dei critici lo sottolinea, la legge stessa, ha previsto
che il costo dei Consiglieri ed assessori deve rimanere invariato
rispetto alla previgente normativa (esempio per i Comuni fino a 1.000- e
vale anche per gli altri- : se prima il costo del consiglio comunale di
6 Consiglieri ammontava a 100 euro annue ora – con la legge Del Rio,il
costo relativo per il Consiglio a 10 deve rimanere sempre a 100 euro
annue.
Albino IACOVONE
(by Nicola)
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