"LOTTO
ZERO" - FORSE SI TORNA A PARLARE IN TERMINI DI SUPREMAZIA DELLA LEGGE
PER IL RISPETTO DEI DIRITTI DI PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI.
Nell'incontro
organizzato dal Comitato No Lotto Zero il 13.11.2021 presso l'Ex
Lavatoio di Isernia sono emerse due certezze fondamentali: - la prima è
che i cittadini reagiscono compostamente e in maniera informata a difesa
del territorio;
- la seconda è che
lo Stato troverà sempre un presidio di vera democrazia ogni qualvolta
pretenda di agire al di fuori delle regole e della tutela del bene
comune.
Nell'incontro di Isernia è
prevalsa, fin dalle prime battute, la forza della legalità e della
ragionevolezza. Nessuna pregiudiziale o supponenza. Il geologo Succi ha
illustrato gravi e seri problemi, identificandoli nella loro dimensione
tecnica e geografica con estrema precisione e senza pretesa che
venissero recepiti acriticamente da chi oggi auspica la realizzazione
della strada denominata Lotto Zero. Però ha chiesto anche che i
responsabili del progetto venissero nelle sedi istituzionali locali e
sottoscrivessero, sotto la loro personale responsabilità, che non
sussiste alcuna criticità rispetto alle sorgenti presenti in loco o agli
altri fattori di rischio evidenziati nella sua Relazione. E ciò non può
che apparire come una doverosa attività che le amministrazioni locali
debbano pretendere.
Parimenti si è detto per quanto riguarda la
"...descrizione delle alternative ragionevoli prese in esame dal
proponente, adeguate al progetto ed alle sue caratteristiche specifiche,
compresa l’alternativa zero..." (cd. opzione zero), e cioè il
contesto che si determinerebbe in caso di mancata realizzazione
dell'opera. Sono valutazioni che l'art. 22 del D.L. 152/2006 considera obbligatorie
nello studio dell'impatto ambientale e la cui mancanza determina la
nullità degli atti. Insomma, a prescindere da come la si pensi in merito
alla realizzazione o meno dell'opera tutti i presenti, compresi i
Sindaci di Isernia e Miranda, hanno concordato sul fatto che lo Stato non può devastare una parte di Regione operando addirittura al di fuori della legalità.
E' un diritto dei cittadini pretendere che
la documentazione a corredo del progetto sia completa e conforme, per
tipologia, a quanto previsto dalla legge, e se fino ad oggi nessuno ha
potuto leggere lo studio delle valutazioni obbligatorie indicate
nell'art. 22 del D.L. 152/2006, i Sindaci verificheranno se tale
documento esiste e ne acquisiranno copia (ma il documento dovrebbe
essere già agli atti del Comune).
Se, invece, tale documento non sarà prodotto si dovrà tornare nei binari della legalità, fermare la devastazione ambientale già iniziata ed accertare le responsabilità connesse
all'aver iniziato parte dei lavori in assenza della regolarità formale
del documento di valutazione dell'impatto ambientale. Praticamente non
si subirà più passivamente una prevaricazione che andava fermata anni
fa.
ANAS è una società per azioni
interamente controllata, dal 2018, da Ferrovie dello Stato Italiane,
società a sua volta interamente partecipata dal Ministero dell'Economia e
delle Finanze, per cui siamo nel campo delle società pubbliche che,
benché operanti con contratti di diritto privato sono, comunque,
assoggettate ai principi costituzionali ed istituzionali relative
all'"amministrazione" nell'esercizio della propria attività
privatistica.
Detto in termini più semplici: lo Stato resta "Stato" anche quando usa strumenti "privatistici".
In questo senso non può che far piacere l'approccio anche politico, in
conclusione dei lavori, sui concetti di spesa pubblica e vincoli di
utilità sociale (peraltro previsti dall'art. 41 della Costituzione).
Speriamo che ci siano sempre più incontri del genere in modo che il
senso della politica a servizio dei cittadini non resti solo una teorica
dimensione ma diventi un concreto modo di partecipazione.
ANAS S.p.A. è a servizio dello Stato, che a sua volta è al servizio dei cittadini,
e non bisogna mai dimenticare che al vertice della piramide
istituzionale ci sono questi ultimi e non le società di gestione
partecipate dallo Stato.
Ci
sarebbero molte altre cose da discutere, e lo si farà, ma al momento
possiamo registrare un grande passo in avanti nei rapporti tra cittadini
e amministrazione pubblica. Sempre che gli impegni presi trovino
concreta attuazione.
Alfonso Mainelli
(by nicola)
Nessun commento:
Posta un commento