venerdì 19 ottobre 2018

Controllo della qualità dell'aria in Molise

CAMBIANO I MUSICANTI MA LA MUSICA E' SEMPRE LA STESSA

Le Procure organizzano incontri, dispongono "nuove e più approfondite analisi ambientali", e la notizia viene divulgata da un consigliere regionale, il quale a sua volta ha incontrato il nuovo Procuratore Capo al Tribunale di Isernia e reso noto che per la Procura le questioni ambientali sono una priorità per cui sarà invitato in III Commissione "a relazionare, ove possibile, sull'esito degli accertamenti svolti in modo da programmare i futuri interventi della Regione in Materia", ecc..
Per cui ripropongo una breve sintesi del triste rosario sulla questione ambiente nel Molise nella provincia di Isernia, ma è ,o stesso per quella di Campobasso:
1) la tutela ambiente non è una priorità delle Procure bensì un preciso dovere di inquisire, ad es., chi rilascia autorizzazioni alla termocombustione di rifiuti nonostante una palese violazione del D.L. 155/2010, in particolare dell'art. 5. Ricordiamo che Venafro, e tutto il territorio limitrofo, non si sa "quanto" di esso, è esposto alle emissioni di due inceneritori in territorio molisano e uno in territorio laziale;
2) la Regione è inadempiente in materia di tutela della salute pubblica e del controllo dello stato di qualità dell'aria ambiente, e per questo è ancora sotto diffida del Ministro dell'Ambiente, risalente al 20102. Ma nulla si muove;
3) sinceramente mi meraviglia che in quell'area si tolleri, ormai da anni, di essere esposti ad un rischio certo, non valutato negli effetti che, peraltro, colpiscono specialmente bambini e soggetti anziani;
4) parimenti mi sembra incredibile che questo stato di cose si affronti in maniera così disimpegnata. Se il nuovo Procuratore vuole vederci chiaro gli basta andare sul sito di Arpa Molise e verificare se sono ottemperati gli obblighi di legge in tema di informazione obbligatoria al pubblico sui livelli degli inquinanti indicati nel predetto Decreto Legge, e poi regolarsi se chiedere o meno al Giudice misure cautelari idonee a proteggere i cittadini. Anche perché mi pare di ricordare che bruciare rifiuti senza controllare le micropolveri sia un'attività non proprio salubre.

Alfonso Mainelli

Il Coordinamento LRZ Molise invita tutti i molisani a firmare la petizione di REVOCA DEL DECRETO ATTUATIVO SBLOCCA ITALIA:
https://www.change.org/p/sergio-costa-revocate-il-decreto-attuativo-dello-sblocca-italia-per-vecchi-e-nuovi-inceneritori


Dai dati del monitoraggio sono divenuti ultimamente conclamati i danni che l’inceneritore di Pozzilli produce:
con le attuali 93.000 T/a di rifiuti l’impianto ha emesso in un anno: Kg 1 di mercurio, Kg 2 di cadmio+tallio; Kg 15 di diossina+furani; Tonnellate 122,53 di NO2 (diossido di azoto), T. 2,52 di NH3 (ammoniaca), T. 2,64 di CO (monossido di carbonio), T. 2,25 di HCl (acido cloridrcio).
Nel biomonitoraggio eseguito in un’area di 5 Km intorno all’impianto è stato constatato l’accumulo in crescita di  cadmio, piombo e mercurio sì da far concludere, dalla stessa società, per la  criticità dell’area.
La società Hera Ambiente Spa (ex Energonut) ha dovuto dichiaralo nell’ambito della procedura di A.I.A. (autorizzazione ambientale integrata) che ha avviato  per l’impianto di incenerimento rifiuti di Pozzilli, essendovi obbligata  dalla nuova normativa nazionale.
LA DITTA HA CHIESTO ANCHE DI RADDOPPIARE LE QUANTITA’ DI RIFIUTI DA BRUCIARE
In tale procedura la società ha chiesto sfruttare la massima potenza dell’impianto (da 47 MW a 49,9 MW) e di raddoppiare le quantità da bruciare anche mediante l’utilizzo di una tipologia di rifiuti individuata col codice CER 19.12.12, avente minor potere calorifico, sostanzialmente il residuo non riciclabile della raccolta differenziata
Se venisse autorizzato quanto richiesto dalla ditta, l’impatto sull’ambiente e sulla salute si aggraverà enormemente.
Il WWF Molise, come anche l’associazione Mamme per la Salute, ha presentato osservazioni nell’ambito della procedura di AIA e ha chiesto espressamente che per le nuove quantità e nuovo tipo di rifiuto Hera Ambiente debba espletare la procedura di V.I.A. (valutazione di impatto ambientale).
Nella Conferenza di Servizi, a cui abbiamo partecipato, l’Arpa Molise ha espresso la stessa convinzione, mantenendola con fermezza nonostante le intimidazioni e le minacce di ritorsioni economiche più volte avanzate dai rappresentanti della società.
Se questa posizione sarà confermata anche dalla Regione, potremo dire di aver raggiunto un bel risultato e potremo confidare in una valutazione obiettiva e in una maggiore attenzione e sensibilità verso le esigenze di tutela della qualità dell’aria e dell’ambiente e della salute della popolazione, e soprattutto nel rispetto della legge.
Un impianto di questo tipo non può essere considerato un impianto per la produzione di energia pulita. Con le immissioni in atmosfera di metalli pesanti e particolarmente dannosi alla salute umana come il mercurio e il cadmio, nell’energia prodotta non c’è niente di pulito, ma solo i grandi interessi economici della società e la vocazione e la funzione principale dell’impianto che è lo smaltimento dei rifiuti. La ditta si arricchisce: facendo pagare i rifiuti in ingresso e poi vendendo l’energia a prezzi maggiorati per via degli incentivi accordati.
Chiediamo ai Comuni della vallata di opporsi alle richieste della ditta e chiediamo alla Regione di esigere la V.I.A., così come indicato dall’Arpa, avendo la responsabilità verso i cittadini e la loro salute.
Le osservazioni e le richieste del WWF, con i dati riassuntivi delle emissioni sono disponibili sul sito del WWF Molise e sulla nostra pagina Facebook wwfmolise.

WWF ITALIA
Delegazione regionale Molise

avv. Giuseppina Negro

(by Nicola)

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