Il
triste ritornello che vuole agli onori (orrori) della cronaca i
continui disagi (!), a seguito di ammucchiamenti ai pronto soccorso
degli ospedali pubblici, ci indispettisce e ci fa rabbia ogni giorno
sempre più! E così tra malumori, sconforto, dolori, mancanza di
attenzioni, mancanza di personale, mancanza di mezzi, mancanza di
posti ai reparti di competenza, succede che bene che ti vada, ritorni
a casa peggio di prima, nelle peggiori delle ipotesi, come purtroppo
tragicamente accaduto, passi dal pronto soccorso alla camera
mortuaria senza passare per il reparto e senza capirne il perché!
Uno perché il “perché” non puoi più chiedertelo, l’altro
perché non ci sono perché dettati da una logica se non quella del
profitto e delle cordate politiche che vedono elargire copiosi posti
di degenza alle strutture private piuttosto che a quelle pubbliche
visto che parliamo di fondi statali! Vedi in tutta la sua violenta
realtà, come tra un farmaco, una barella, un camice bianco, un
secchio dei rifiuti speciali, del sangue, ci sei pure tu che hai
un’appendicite, un’ernia, dei calcoli, un’asma, una gamba
rotta, un’ulcera, delle vene varicose o, più semplicemente, una
non meglio identificata, gastroenterite! Sei tra i rifiuti dopo una
vita da rifiutato! E basta parlare di collasso dei pronto soccorso e
della sanità! Il collasso ti viene una volta, bene che ti vada due,
la terza è infarto e da quello non ti salvi! La sanità pubblica è
infartuata e anch’essa è al pronto soccorso! Quale, quello di
Frattura e del governo Renzi?! Quello che ti tiene li perché i
nostri soldi, le nostre tasse per pagarci un’assistenza pubblica
sono stati dirottati altrove?! E così in attesa che il ministro
competente decida in quale reparto mandare l’infartuata sanità
pubblica, vedremo passarla direttamente al camposanto perché non ci
sono posti e perché rifiutata altrove! E con essa tutti noi! Ieri
come l’altro ieri file al Cardarelli, oggi come ieri e come l’altro
ieri, file al Veneziale tra grida, dolori e bestemmie! I diritti, la
costituzione, il sacrosanto rispetto che ci aspettiamo, tutti al
pronto soccorso!
Dopo
le proteste che abbiamo portato martedì scorso in consiglio
regionale, dove si illustrava il piano regionale redatto dalla
magnificenza regionale, oggi
20 gennaio alle ore 16.00,
presso l’Incubatore
Sociale di via Monsignor Bologna,
ci ritroviamo ancora una volta tra comitati, associazioni e persone
per discutere ed affrontare questo infarto della sanità voluto e
gestito da un commissario inutile e dannoso e per studiare tutte le
iniziative opportune per tirare fuori dal pronto soccorso la sanità
pubblica! I cittadini sono pregati di occuparsi almeno della loro
salute!
Isernia, 20 gennaio 2016 Emilio Izzo
(by Nicola)
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