lunedì 31 ottobre 2011

U PAES DI CIUCCI

IL PAESE DEGLI ASINI


Un uomo in giacca e cravatta è apparso un giorno in un villaggio.

In piedi su una cassetta della frutta, gridò a chi passava che avrebbe comprato a 100 euro in contanti ogni asino che gli fosse stato offerto. 

I contadini erano effettivamente un pò sorpresi, ma il prezzo era alto e quelli che accettarono tornarono.a casa con il portafoglio gonfio, felici come una pasqua. 

L'uomo venne anche il giorno dopo e questa volta offrì 150 euro per asino, e di nuovo tante persone gli vendettero i propri animali. 

Il giorno seguente, offrì 300 euro a quelli che non avevano ancora venduto gli ultimi asini del villaggio. Vedendo che non ne rimaneva nessuno, annunciò che avrebbe comprato asini a 500 euro la settimana successiva e se ne andò dal villaggio.

Il giorno dopo, affidò al suo socio il gregge che aveva appena acquistato e lo inviò nello stesso villaggio con l'ordine di vendere le bestie a 400 euro l'una. 

Vedendo la possibilità di realizzare un utile di 100 euro, la settimana successiva tutti gli abitanti del villaggio acquistarono asini a quattro volte il prezzo al quale li avevano venduti e, per far ciò, si indebitarono con la banca.

Come era prevedibile, i due uomini d'affari andarono in vacanza in un paradiso fiscale con i soldi guadagnati e tutti gli abitanti del villaggio rimasero con asini senza valore e debiti fin sopa i capelli. 

Gli sfortunati provarono invano a vendere gli asini per rimborsare i prestiti. Il prezzo dell'asino era crollato. Gli animali furono sequestrati ed affittati ai loro precedenti proprietari dal banchiere.

Nonostante ciò il banchiere andò a piangere dal sindaco, spiegando che, se non recuperava i propri fondi, sarebbe stato rovinato e avrebbe dovuto esigere il rimborso immediato di tutti i prestiti fatti al Comune.

Per evitare questo disastro, il sindaco, invece di dare i soldi agli abitanti del villaggio perché pagassero i propri debiti, diede i soldi al banchiere (che era, guarda caso, suo caro amico e primo assessore).

Eppure quest'ultimo, dopo aver rimpinguato la tesoreria, non cancellò i debiti degli abitanti del villaggio né quelli del Comune e così tutti continuarono a rimanere immersi nei debiti.

Vedendo il proprio disavanzo sul punto di essere declassato e preso alla gola dai tassi di interesse, il Comune chiese l'aiuto dei villaggi vicini, ma questi risposero che non avrebbero potuto aiutarlo in nessun modo poiché avevano vissuto la medesima disgrazia.

Su consiglio disinteressato del banchiere, tutti decisero di tagliare le spese: meno soldi per le scuole, per i servizi sociali, per le strade, per la sanità... Venne innalzata l'età di pensionamento e licenziati tanti dipendenti pubblici, abbassarono i salari e al contempo le tasse furono aumentate. Dicevano che era inevitabile e promisero di moralizzare questo scandaloso commercio di asini.

Questa triste storia diventa più gustosa quando si scopre che il banchiere e i due truffatori sono fratelli e vivono insieme su un isola delle Bermuda, acquistata con il sudore della fronte.

Noi li chiamiamo fratelli Mercato. Molto generosamente, hanno promesso di finanziare la campagna elettorale del sindaco uscente.

Fonte: "La Fonte dei terremotati", Novembre 2011

Cliccando qui
http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-8d786bde-265f-412e-a52f-aa631f06b93b.html
vedrete "Il (vero) Paese degli Asini" e conoscerete i "Fratelli Mercato". 

Buona visione! 

P.S.
SENTENZA DI CONDANNA PER: FAZIO, CONSORTE, CALTAGIRONE, COPPOLA, RICUCCI, ...
http://www.osservatoriolegalita.it/html/content.php?id=nwsd&nw=2138608

(by Nicola)

UNO ACCOGLIE, UNO RIGETTA, ALCUNI SI APPELLANO. NOI COSA FACCIAMO?

http://www.infiltrato.it/notizie/molise/watergate-molise-corte-d-appello-si-riapre-la-partita-delle-regionali







(by Nicola)

domenica 30 ottobre 2011

TIZIANO GUGLIELMI (LICEO SCIENTIFICO "D'OVIDIO", LARINO) HA REALIZZATO IL LOGO DE "LA RETE CONTRO L'EOLICO SELVAGGIO E I RIFIUTI".

                                                                                             
  Logo per la Rete contro l’eolico selvaggio

Descrizione

Il logo da me presentato per il dr. Nicola Frenza per la rete contro l’eolico selvaggio è di molto semplice interpretazione: infatti esso rappresenta la distruzione di un aerogeneratore impiantato nei pressi di un sito archeologico.

Un gigante alza al cielo la torre eolica strappata dalle fondamenta (è visibile a sinistra una parte della base) e, alzandola al cielo, la spacca in due pezzi nei pressi del sito, in questo caso costituito da un anfiteatro romanico il cui sfondo è un paesaggio collinare incontaminato, che il generatore andrebbe a deturpare con il suo forte impatto visivo.

Il viso del gigante non è rappresentato, e questo elemento ha un significato simbolico di rilevante valore, perché in questo modo non si deve impegnare una sola persona per risolvere la questione dell’eolico selvaggio, ma tutti i cittadini, uniti, possono impegnarsi per la risoluzione del problema ambientale, perché, come sostiene Toro Seduto, “Qualunque cosa accade alla terra accade ai figli della terra”, cioè ogni danno che l’uomo arreca all’ambiente, si rifletterà in qualche modo su di lui.

Tiziano Guglielmi – 2011

(by Nicola)




sabato 29 ottobre 2011

PAROLA DI PROCURATORE CAPO DELLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA

"...però i cittadini che votano candidati discutibili puntano a un vantaggio personale, fanno parte del meccanismo del voto di scambio".

Così il Procuratore Grasso a Palermo.

Tranquilli, in Molise non corriamo questo rischio!

(by Nicola)

"IL CAMPER DELLA LEGALITA'"



Francesca, un'imprenditrice agricola della provincia di Caserta, rischia di vedere andare in fumo tutto il lavoro di una vita, cominciato dai suoi genitori più di quarant'anni fa. Per questo ha denunciato i suoi aguzzini, grazie anche all'aiuto fornitole dalle associazioni di categoria che da mesi hanno iniziato una campagna contro l'usura, attivando "Il camper della legalità" che da gennaio sta girando in tutti i comuni della provincia di Caserta 

Fonte: in data 29/ott/2011

(by Nicola) 

Città e territori come beni comuni

Regole e legalità cancellate

Il 1993 segna lo spartiacque per comprendere cosa è avvenuto nel territorio e nelle città. Tangentopoli aveva mostrato lo stretto intreccio tra l’urbanistica e la corruzione: a Roma e Milano, solo per fermarci alle due maggiori città, le regole venivano sistematicamente cambiate dalla politica collusa con la proprietà fondiaria e con l’affarismo.
 
Nulla di nuovo. Una storia iniziata nell’immediato dopoguerra: la Roma dominata dalla Società generale immobiliare, la Napoli dei tempi di Lauro, lo scandalo di Agrigento, il sacco di Palermo avevano dimostrato l’arretratezza del sistema economico che dominava le città. È stata la speculazione parassitaria a imporre il proprio dominio: dappertutto erano sorte periferie sfigurate e incivili.
 
Eppure in quel periodo il legislatore aveva risposto agli scandali con una serie di riforme che avevano collocato l’Italia nel panorama dei paesi virtuosi. Regole e strumenti pubblici chiari e efficaci: la legge sull’edilizia pubblica del 1962, la legge ponte del 1967, la Bucalossi del 1977, la Galasso del 1985, la legge sulle aree protette del 1991. Era stato mancato l’obiettivo di scindere in maniera definitiva il diritto di proprietà dal diritto di edificare analogamente agli altri paesi europei poiché il tentativo di riforma di Fiorentino-Sullo fallì nel 1963 per la violentissima reazione del blocco immobiliare. Cionostante, la risposta agli scempi urbanistici portò a una profonda evoluzione della legislazione.

La risposta allo scandalo di Tangentopoli è stata di segno opposto: la legislazione urbanistica è stata infatti smantellata. La cultura delle regole viene sostituita dalla prassi della deroga. I piani regolatori, e cioè il quadro coerente dello sviluppo delle città, vengono sostituiti dall’urbanistica contrattata: volta per volta si decide la dimensione e i caratteri degli interventi urbani, al riparo di qualsiasi trasparenza. Conseguenza inevitabile, se si pensa che le elezioni politiche del 1994 portarono alla vittoria Silvio Berlusconi che all’interno del suo programma aveva promesso «padroni a casa propria» slogan che dà il via alla serie di leggi – mai contrastate negli anni dei governi di centro-sinistra – che avrebbero messo in crisi il governo pubblico del territorio.

Quando scompaiono le regole trionfa l’illegalità. Questo è avvenuto in molti casi, dall’attacco continuo alla magistratura al falso in bilancio alle prescrizioni facili. Ma è nelle città che il malaffare ha trionfato. Quanto emerge dall’inchiesta della magistratura su Sesto San Giovanni ne è la più chiara dimostrazione. I colloqui tra i protagonisti vertono sull’esigenza di variare le volumetrie da realizzare nell’area ex Falk da un milione a un milione e mezzo di metri cubi. Senza alcuna procedura di evidenza pubblica si regalano alla proprietà fondiaria 500 mila metri cubi: un arricchimento in termini economici di oltre 200 milioni di euro. Ammettiamo pure per assurdo che non ci sia stata alcuna tangente: il fatto grave è che attraverso l’urbanistica contrattata si alterano le regole di mercato. Altri operatori che sulla base delle scelte urbanistiche avevano deciso di investire in differenti aree vengono danneggiati e se non vogliono soccombere hanno un’unica strada: venire a patti con la politica e iniziare la contrattazione urbanistica.

Questa patologia spiega il motivo per il quale non c’è nessun operatore edilizio di altri paesi europei che investa sul mercato italiano: chi è abituato al rispetto delle regole non può avventurarsi in un far west dominato da taglieggiatori, speculatori e amministratori pubblici infedeli. Del resto, siamo il paese dei tre condoni edilizi, una vergogna sconosciuta negli altri paesi.

Il ripristino della legalità

È del tutto evidente che per essere efficace, le nuove norme in materia di governo del territorio devono essere perfezionate con l’abrogazione delle normative derogatorie. In ordine di importanza devono essere cancellati l’accordo di programma, e cioè il grimaldello che scardina le procedure urbanistiche ordinarie, e la strumentazione d’emergenza sperimentata in questi anni dai «galantuomini» della Protezione civile, i «piani casa», le zone a burocrazia zero, le compensazioni urbanistiche e quelle ambientali. Scorciatoie che servono soltanto a nascondere il saccheggio.
 
E in tema di legalità un discorso particolare merita l’esigenza di bonificare i troppi siti inquinati esistenti sul territorio nazionale. È un problema che investe sia il Nord, che riutilizza i suoli precedentemente produttivi senza le necessarie bonifiche (come ad esempio a Santa Giulia a Milano), sia il Meridione, in cui il circuito dei rifiuti gestito dalla malavita organizzata ha riversato sul territorio ogni tipo di veleno. Un paese civile non può continuare ad abbandonare intere popolazioni al rischio di morbilità o di malattie ereditarie. Ripristinare la legalità serve alla salute di un paese smarrito.


Fonte: MicroMega, 26/10/2011

(by Nicola)

SOLIDARIETA' AL GIUDICE STEFANO CALABRIA

L'O.M.L. esprime solidarietà al giudice Stefano Calabria presidente del collegio impegnato nelle operazioni di controllo dei verbali delle recenti elezioni regionali.

Quanto verificatosi presso il tribunale di Campobasso é un segnale preoccupante verso il quale la società molisana deve rispondere con una forte azione di ritrovata coscienza civile.

giovedì 27 ottobre 2011

VENERDI'? IN BIBLIOTECA!


(by Nicola)

COMMISSIONE AGRICOLTURA E PRODUZIONE AGROALIMENTARE DEL SENATO

Riceviamo e pubblichiamo

IL SEN. GIUSEPPE ASTORE COMPONENTE DELLA COMMISSIONE AGRICOLTURA E PRODUZIONE AGROALIMENTARE DEL SENATO

Il Sen. Giuseppe Astore (Gruppo Misto - Partecipazione Democratica) dallo scorso mese di settembre è membro della Commissione Agricoltura e produzione agroalimentare del Senato.
Pur essendo già impegnato in due Commissioni, Sanità e Inchiesta sul Servizio sanitario nazionale - ha sottolineato Astore – ho accettato questo ulteriore incarico nella consapevolezza che il settore agricolo e agroalimentare costituisce un importante volano dell'economia molisana. In un momento di forte crisi economica, quale quello attuale, l'agricoltura deve essere messa in grado di dare risposte concrete in termini di competitività, occupazione e sicurezza alimentare".
"Reputo estremamente utile e necessario - dichiara il Parlamentare molisano - instaurare da subito uno stabile rapporto di collaborazione con categorie produttive e organizzazioni sindacali regionali per un proficuo lavoro congiunto".


Sen. Giuseppe Astore

Roma, 27 ottobre 2011

(by Nicola)

AUGURI AL NS. "BOB"

Oggi e domani  il ns. "Bob" é  impegnato fuori regione. Motivo: tesi Master!

A nome personale e di tutti gli iscritti:

in bocca al lupo!

(by Nicola)

mercoledì 26 ottobre 2011

AVVOCATURA "PROLETARIZZATA": circa 200 mila avvocati iscritti agli albi

Auguri vivissimi da parte dell'O.M.L. al neo presidente dell’Associazione Italiana Giovani Avvocati (Aiga) - Dario Greco - una delle più importanti associazioni forensi. 

Ci aspettiamo rigore e... autonomia.



DIRITTO E GIUSTIZIA del 25.10.2011

Il nuovo Presidente dell'AIGA è Dario Greco

Da Catania a Palermo. Con il 75% delle preferenze, Dario Greco, avvocato palermitano di 40 anni, é stato eletto Presidente dell'Associazione Italiana dei Giovani Avvocati, al posto del catanese Giuseppe Sileci, in carica da 3 anni ed arrivato, quindi, alla fine del suo mandato. Greco si è iscritto all'associazione nel 1995, quando era ancora praticante, ed è già stato coordinatore dell'Area Sud dell'Aiga. Subito pronto alla «sfida». Premettendo che «la strada del conflitto non ha portato risultati», il neo presidente afferma di essere aperto al dialogo e deciso ad affrontare le questioni urgenti della categoria: la liberalizzazione della professione, la riforma dell'ordinamento forense, il sostegno della crescita economica dei professionisti nell'attuale stagione di crisi finanziaria. Auspica, inoltre, che in futuro ci siano vertici più «democratici» e più giovani.

(by Nicola)




Sanità: record di processi in l’Italia

Siamo il paese europeo con il maggior numero di sinistri risolti in sede giudiziale con più del 90% di casi, dopo di noi la Francia con il 60%, al terzo posto la Germania con il 40%. Viceversa siamo all'ultimo posto per sinistri risolti in sede extragiudiziale, a dimostrazione di come queste cause vadano a intasare il sistema giuridico del Paese.

La magistratura nell'ultimo decennio si è attestata su posizioni giuridiche di tutela privilegiata del malato, sia sotto l'aspetto dei criteri d'imputazione della colpa civilistica, sia sotto quello della portata dei risarcimenti monetari dei danni accertati.

I pazienti sono sempre più consapevoli di un loro generale diritto alla prestazione sanitaria altamente qualificata, con conseguente aspettativa di risultati d'eccellenza che spesso, e non sempre per colpa del medico, non è possibile scientificamente raggiungere. 

Rispetto agli altri paesi europei, ci distinguiamo per l'assenza di una strategia nazionale e politica di approccio al problema con conseguenze economiche evidenti.
Fonte:Sanità del Sole 24 Ore, 25-31 ottobre (settimanale), pag. 1, 2-3.
(by Nicola)

MOZIONE GENERALE

Occorre ribellarsi contro il falso realismo che induce a rassegnarsi come a una fatalità a quel che invece appartiene alla responsabilità della politica e al ‘disordine stabilito’. Occorre realisticamente lottare perché il possibile sia realizzato e non consumato, forse per sempre.

Se i potenti della terra sono responsabili, essi non sono gli unici. Se gli inermi non si rassegneranno a essere inerti, se dichiareranno sempre più numerosi di non obbedire ad altra legge che a quella, fondamentale, dei diritti degli uomini e delle genti, che è in primo luogo Diritto, e diritto alla vita; se gli inermi andranno organizzandosi usando le loro poche ma durature armi - quelle della democrazia politica e le grandi azioni nonviolente "gandhiane'' prefiggendosi e imponendo scelte ed obiettivi di volta in volta limitati ed adeguati; se questo accadesse, sarebbe certo, così come oggi è certamente possibile, che il nostro tempo non sia quello della catastrofe.
 
Se i mezzi di informazione, se i potenti che hanno voluto onorarci per i riconoscimenti dei quali siamo stati insigniti, vorranno ascoltare e far ascoltare anche in questa occasione la nostra voce e l'opera nostra e di quanti in queste settimane stanno operando nel mondo nella stessa direzione, se le donne e gli uomini, se le genti sapranno, se saranno informati, noi non dubitiamo che il futuro potrà essere diverso da quello che incombe e sembra segnato per tutti e nel mondo intero. Ma solo in questo caso. 
 
Occorre subito scegliere, agire, creare
 
 
 
 
(by Nicola)
 
 
 
 
 
 
 
 
 

DIECI ANNI DI DESIDERIO

"il Bene Comune" festeggia il suo primo decennale con l'evento "DIECI ANNI DI DESIDERIO"   in programma sabato 29 ottobre 2011, dalle ore 11:00, presso la sala Polivalente S. Stefano del comune di Sepino (CB).
 
Grazie alla condivisione, collaborazione ed alla passione collettiva il progetto culturale resiste e si amplia nel tempo per lasciare una traccia significativa nella storia della cultura molisana.
Noi, voi, tutti....per seminare ancora conoscenze e partecipazione.

Vi aspettiamo!
 

Fonte: Il Bene Comune

(by Nicola)

Variante di valico, la grande opera che frana. Inchiesta dei magistrati sulle case a rischio

I lavori tra Bologna e Firenze potrebbero essere fermati dai pm, nonostante Berlusconi prema per tagliare il nastro. 
"Cinquecento persone rischiano di perdere la loro abitazione". 
Il dirigente della società autostrade: "Un'opera che l'Italia aspetta da 30 anni, è una polemica assurda per poche case"
Fonte: Il Fatto

Analogie con il Molise? 
(by Nicola)