Oggi 17 gennaio 2025, a partire dalle ore 18:00, Montagano rinnova l’omaggio al suo passato con la festa di Sant’Antonio Abate, patrono degli animali, fabbri e maniscalchi.
Una giornata che unisce fede, folklore, sapori antichi e coinvolge l’intera comunità.
La celebrazione: tradizione e simbolismo
Santa Messa nella Chiesa Madre alle 17:30; a seguire ‘benedizione del falò e degli animali’ in Via Roma.
Il falò, simbolo di purificazione e rigenerazione, richiama la leggenda di Sant’Antonio che, accompagnato dal suo fedele maialino, portò il fuoco agli uomini dall’inferno.
‘L'Allissa’: un dono della terra
Un altro elemento distintivo della festa montaganese è ‘l’Allissa di Sant’Antonio’, piatto preparato con grano e ceci cotti, conditi con olio e sale.
Semplice ma ricco di significato, veniva un tempo distribuito all’interno delle botteghe dei fabbri e maniscalchi, protetti dal santo, come augurio di buon raccolto.
A Montagano questa tradizione viene oggi riscoperta dai giovani grazie anche alla spinta propulsiva del prof. Iannaccio e dell’Amministrazione comunale, la prima in provincia di Campobasso ad aver aderito a ‘Mangia Fuoco.’
Un legame con il passato e il territorio
La festa di Sant’Antonio Abate a Montagano è molto più di un evento religioso: è un ponte tra generazioni, che celebra il lavoro e la cultura rurale.
In passato contadini e artigiani facevano benedire i loro animali, riconoscendo il ruolo essenziale che avevano nel lavoro quotidiano. Oggi, questa tradizione è un’occasione per ricordare e onorare quel legame profondo con la terra.
La partecipazione di montaganesi e visitatori dimostra quanto sia importante mantenere vive queste tradizioni. La festa di Sant’Antonio Abate non è solo un tuffo nel passato ma anche un’occasione per guardare al futuro con radici salde nella nostra cultura.
A Montagano, il fuoco di Sant’Antonio continua a riscaldare i cuori e l’Allissa porta il sapore di una tradizione che non smette di unire la comunità.
(by nicola)
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