Nulla treni, nulla sanità, nulla acqua, nulla strade, nulla spesa del Fondo europeo di sviluppo regionale, nulla qualità dell'aria (piana di Venafro), nulla lavoro, nulla giustizia, nulla di nulla!
Ma non tutto è perduto: ci sono ancora Persone che credono nel cambiamento, che vogliono vedere il Molise risorgere e diventare un esempio di resilienza e innovazione.
È difficile non sentirsi amareggiati di fronte alla realtà di una regione che sembra lasciata indietro, dove i bisogni dei cittadini vengono ignorati o rimandati.
In Molise non ci sono più treni che attraversano le sue terre, le strade sono malmesse e la sanità è sempre più carente. Infrastrutture sanitarie spesso insufficienti a garantire cure tempestive. Molti cittadini devono affrontare lunghi viaggi per accedere a servizi essenziali.
Nonostante i fondi europei stanziati per lo sviluppo, la spesa è spesso bloccata, incapace di tradursi in crescita e opportunità per chi qui vive, a causa di problemi burocratici e di inefficienze amministrative che rallentano ogni processo.
La qualità dell'aria è preoccupante, come nella piana di Venafro. Il lavoro è un miraggio per troppi giovani.
Questa situazione non è il risultato di un destino ineluttabile ma delle scelte (o non scelte) che vengono fatte a livello istituzionale. Ad esempio la mancanza di investimenti strategici per migliorare i trasporti e la sanità ha contribuito notevolmente all'attuale situazione di abbandono. Non è solo una questione di risorse, è una questione di volontà e di responsabilità.
È il momento di alzare la testa e la voce, di pretendere che il Molise non sia più 'Regione del nulla’ ma un luogo di vita, di speranza e di futuro.
Tutti insieme possiamo farlo ma occorre un impegno reale, al di là delle parole.
Possiamo
iniziare sostenendo le iniziative locali, partecipando attivamente
alle discussioni pubbliche e pretendendo che le istituzioni agiscano
con responsabilità e visione.
(by nicola)
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