Di solito quando un giornalista o pubblicista acquisisce una notizia sente, doverosamente, tutte le parti interessate prima diffonderla.
Ora se e’ lecito riportare le dichiarazioni del Procuratore o degli avvocati degli imputati e doveroso riportare anche le posizioni di chi ha denunciato!
Se a gennaio ci sara l’udienza preliminare davanti al GIP significa che qualcuno si e opposto alla richiesta di archiviazione della procura che resta a tutt’oggi una mera proposta.
Bene! Visto che nessuno ha ritenuto di dirlo, violando le elementari regole di comunicazione e di deontologia, lo faccio io in qualità di difensore del Comitato “verità e dignità vittime Covid 19” che ha fatto 4 denunce.
Il presidente del Comitato, Francesco Mancini, ricevuta la comunicazione di proposta di archiviazione, dopo aver acquisito 10.000 pagine di indagini, ha proposto tempestiva opposizione, con un atto di 90 pagine prendendo posizione su ogni punto della tesi sostenuta della Procura e dai suoi consulenti del San Pio di Benevento.
Ora, premesso che questa disinformazione rende doveroso un intervento chiarificatore per i lettori, per i familiari delle vittime e i cittadini tutti, si preannuncia che verrà indetta una conferenza stampa dove verrà spiegata la posizione del comitato rispetto alle indagini svolte dalla Procura per due anni.
Verranno messi in evidenza:
- i verbali inesistenti ritenuti tali che hanno inciso nelle indagini;
- la mancata audizione di numerosi medici,infermieri e sindacalisti informati sui fatti e disponibili a rendere informazioni sull’orrore che hanno visto, vissuto e denunciato;
- l’audizione del solo onnipresente responsabile FF di terapia intensiva oggi primario di un reparto dove sono usciti quasi tutti morti;
- la mancata nomina dei primari e il sistema dei facenti funzione primario nella sanità molisana degradata;
- il mancato adeguamento del personale medico e infermieristico rispetto ai posti letto occupati nei reparti di malattie infettive e terapia intensiva;
- Il super lavoro dei pochi medici e infermieri con turni massacranti;
- le precarie condizioni medico-gestionali del pronto soccorso e del 118;
- la mancata attivazione dei concorsi per assunzioni di primari, medici, infermieri e oss durante la pandemia e non solo;
- la mancata realizzazione del centro Covid nel Molise (vergogna d’Italia) e il sacrificio del VIETRI di Larino in nome della sporca politica e sporchi interessi;
- i reparti vergogna del Cardarelli;
- l’utilizzo dell’ospedale Cardarelli come centro Covid e la conseguente gestione delle emergenze e interventi chirurgici negli ospedali di Isernia;
- le gravissime inadempienze degli imputati ravvisate dalla procura al punto da prospettare responsabilità civili ed erariali;
- la reiterata interruzione del pubblico servizio clamorosamente non ravvisato;
- la provocata pandemia nei reparti denunciata dai medici e clamorosamente non ravvisata;
- il malfunzionamento certificato dell’impianto di ossigenoterapia, che ha costituito causa o concausa di decesso e gravissime sofferenze per i pazienti;
- la mancata attivazione dei posti letto di terapia intensiva;
- i container con posti di terapia semintesiva dal costo di € 130.000 cadauno c.ca per un totale di oltre € 3.000.000 di euro;
- l’interferenza della politica persino nella gestione della sanità emergenziale;
- la mala gestione della sanità e chiusura di fatto degli ospedali regionali;
- la posizione del Responsabile Regionale della protezione civile;
- la posizione del commissario al piano di rientro;
- i 700 morti durante il Covid non tutti per Covid;
- i consulenti della procura;
Va evidenziato, sempre per corretta informazione, che solo grazie alle opposizioni promosse dal comitato la Procura ha potuto rivedere la sua iniziale posizione stralciando diverse posizioni che tuttora sono oggetto di ìndagini.
Mi auguro che i giornalisti seri che abbiano voglia di sapere e conoscere anche la posizione del Comitato siano presenti per avere informazioni su ogni argomento riportato nelle 90 pagine della formulata opposizione avverso la richiesta di archiviazione dalla Procura che sarà oggetto di discussione il 23 gennaio 2023 davanti al GIP.
LA VERITÀ CI RENDE LIBERI!
Avv. Vincenzo Iacovino.
/by nicola)
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