Il Colonnello Marco Di Fonzo del 'Comando Unità Forestali, Ambientali' (CUFA) dell'Arma dei Carabinieri di Roma, è stato relatore in occasione del workshop 'MANGIA FUOCO' tenutosi lo scorso 16 giugno presso l'Università del Molise. Alla fine dell'incontro ci siamo lasciati con l'impegno di 'non perderci di vista e continuare la collaborazione avviata.'
Di seguito l'articolo a firma dello stesso, pubblicato sull'ultimo numero di 'NATURA' (la rivista di Ambiente e Territorio dell'Arma dei Carabinieri).
INNOVARE PER DIFENDERE IL PIANETA. I CARABINIERI FORESTALI REALIZZANO IL GEOPORTALE INCENDI BOSCHIVI
I prolungati periodi di siccità e le temperature estreme della scorsa estate, collegate all’esistenza dei cosiddetti cambiamenti climatici, hanno contribuito in maniera rilevante a predisporre gli ecosistemi alla recrudescenza del fenomeno degli incendi boschivi.
Esaminando le serie statistiche, curate da sempre dai Carabinieri Forestali, si riscontra un aumento delle superfici medie percorse dal fuoco e la comparsa, anche alle nostre latitudini, dei cosiddetti ‘Magafire', incendi boschivi caratterizzati da una grande virulenza con una estensione superiore a mille ettari.
A riprova di quanto sta accadendo, basti ricordare, fra tutti l’evento del 22 luglio 2021, in provincia di Oristano con oltre ventimila ettari di foresta mediterranea andati a fuoco.
L’incendio sardo, sostenuto da venti che in quei giorni sfioravano i 100 km orari, è stato caratterizzato da continui cambi di direzione delle fiamme e ha devastato, in pochissimo tempo, vastissime aree di macchia mediterranea e secolari impianti di ulivo che caratterizzano e qualificano il tessuto agricolo e zootecnico oristanese, destando sgomento tra la popolazione e grave allarme sociale.
Eventi come quello descritto esulano dalla capacità di contenimento del fenomeno garantita dalla componente di Protezione civile nazionale e regionale, proprio a causa di condizioni meteo straordinarie, pur in presenza di una delle flotte aeree antincendio boschivo più consistenti ed efficaci a livello mondiale.
Nel corso di quelle giornate di fuoco, anche dal satellite ‘Sentinel-2’, a oltre 453 Km dalla superficie della Terra, si è potuto visionare con quanta potenza distruttrice si sono propagate le fiamme, che si sono potute contenere solo quando i venti sono scesi di intensità e velocità e il loro andamento ciclonico si è attenuato.
I PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI
In questo quadro emergenziale, il Governo ha ritenuto necessario emanare a oltre venti anni dall’entrata in vigore della Legge quadro in materia di incendi boschivi (L. 323/2000), il D.L. 8 settembre 2021 n. 120, fondamentalmente improntato sia a incrementare l’intervento emergenziale delle componenti regionali e statali preposte, sia a attivare altri elementi strutturali, certamente utili a far fronte agli incendi.
Il Decreto affida al Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Piano Nazionale per il rafforzamento delle risorse umane, tecnologiche, aeree e terrestri necessarie per una più adeguata prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi, documento che andrà a integrare la consueta pianificazione regionale.
A tal fine, al Dipartimento della Protezione Civile è affidata la ricognizione e la valutazione di strumenti innovativi quali:
tecnologie, anche satellitari, idonee all’integrazione dei sistemi previsionali, di sorveglianza, monitoraggio e rilevamento dell’ambiente;
mezzi aerei a ala fissa, rotante o a pilotaggio remoto;
mezzi terrestri;
formazione.
Il suddetto Dipartimento, per esercitare queste operazioni, si avvarrà di un Comitato tecnico, costituito con Decreto del Capo del Dipartimento e del quale fanno parte qualificati rappresentanti dei Ministeri interessati, del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, del Comando Carabinieri per la Tutela Forestale, delle Regioni e Province Autonome di Trento e di Bolzano e dell’Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia.
Proprio su queste linee d’indirizzo il Comando Carabinieri per la Tutela Forestale avvalendosi del Nucleo Informativo Antincendio Boschivo (NIAB), da anni persegue un costante lavoro di ammodernamento dei protocolli e delle procedure operative di indagine nel settore della repressione del reato d’incendio boschivo, avvalendosi delle tecnologie sopra elencate, al fine di contrastare il fenomeno e salvaguardare il patrimonio boschivo nazionale, asset strategico del Paese.
In considerazione delle attività intraprese, il Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari (CUFA), a partire dal 2019 e di concerto con il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, ha iniziato un lavoro di analisi nel settore della cosiddetta space economy al fine di individuare, a costi sostenibili, le disponibilità e le potenzialità degli assetti satellitari più idonei a innalzare la capacità di contrasto al fenomeno degli incendi boschivi.
IL GEOPORTALE INCENDI BOSCHIVI
Con questa visione di intervento e in esito all'emanazione del D.L. 120/2021, dall’1 aprile di quest’anno, quale elemento di novità assoluta nel settore dell’antincendio boschivo nazionale, si è proceduto all’attivazione del nuovo GEOPORTALE INCENDI BOSCHIVI. Nel dettaglio, l’allestimento di questa iniziativa discende dall’art. 3 della Legge di conversione del D.L., approvata l’8 novembre 2021 e rubricata al n. 155, recante ‘Disposizioni per il contrasto degli incendi boschivi e altre misure urgenti di protezione civile.’
Con l’entrata in vigore di questo nuovo impianto normativo, oltre a una serie di efficaci misure per prevenire e contrastare il fenomeno è stata fissata la competenza del CUFA dei Carabinieri a provvedere, nell’ambito dei propri compiti istituzionali e per le sole regioni a statuto ordinario, al rilievo delle aree percorse dal fuoco e a rendere disponibili i conseguenti aggiornamenti su supporto digitale da pubblicare su apposito e dedicato sito internet dell’Arma.
La citata norma prevede inoltre “… l’immediata e provvisoria applicazione delle misure previste dall’art. 10, comma 1, della Legge 353/2000, fino all’attuazione, da parte dei Comuni interessati…” del catasto comunale degli incendi boschivi e che: “… il termine di applicazione dei relativi divieti sulle superfici boschive percorse dal fuoco decorre dalla data di pubblicazione degli aggiornamenti sui siti Internet istituzionali…” Ciò è avvenuto, per gli incendi del 2021 rilevati nelle regioni a statuto ordinario, dal primo aprile 2022, data di entrata in esercizio del Geoportale del CUFA. Il sito web, raggiungibile all’indirizzo https://geoportale.incendiboschivi.it, intende rappresentare uno strumento moderno e di immediata fruizione, per enti/organismi e privati cittadini che vogliono conoscere la distribuzione e l’estensione geografica del fenomeno nelle regioni dove opera la componente forestale dell’Arma dei Carabinieri, in una visione di ‘sicurezza partecipata’ a favore delle Istituzioni e di tutta la società civile.
Il Geoportale si avvale dei dati contenuti nel Fascicolo eventi incendi, in uso ai Carabinieri Forestali, all’interno del Sistema C-SIFA, l’applicativo GIS recentemente realizzato dalla Direzione telematica del Comando Generale dell’Arma, che consente la raccolta di tutte le informazioni relative agli eventi di incendio boschivo, compresa la perimetrazione e la misurazione dei soprassuoli boschivi percorsi dal fuoco.
Con questo strumento, realizzato impiegando le migliori tecnologie presenti nel settore della geomatica (acquisire, modellizzare, interpretare, elaborare, archiviare e divulgare informazioni georeferenziate), è possibile navigare tra i dati, in una modalità estremamente semplice e intuitiva, per acquisire informazioni di natura ambientale, ecosistemica e cartografica, attinenti alla descrizione del fenomeno in parola, che saranno gradualmente aggiornate, arricchite e implementate.
Il CUFA per facilitare l’allestimento del catasto comunale delle aree boschive percorse dal fuoco, continuerà a rendere disponibili gratuitamente, sulla sezione ‘Catasto incendi’ del Sistema Informativo della Montagna (SIM), i dati vettoriali relativi alle suddette perimetrazioni, unitamente alle particelle catastali interessate, al fine di facilitare l’apposizione dei vincoli di legge.
Fonte: 'NATURA', la rivista di Ambiente e Territorio dell'Arma dei Carabinieri.
(by nicola)
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