Il testo finale della riforma dell'ordinamento giudiziario in modo schematico contiene:
- Lo stop alle 'porte girevoli' tra magistratura e politica, con deroga però per i magistrati “tecnici” chiamati nei ministeri. In pratica i magistrati eletti poi non potranno più tornare a svolgere funzioni giurisdizionali, ma svolgeranno altre funzioni dentro amministrazioni ministeriali;
- Nuova legge elettorale del Csm con sorteggio dei collegi;
- Avvocati nei consigli giudiziari;
- Fascicolo di valutazione del magistrato;
- Separazione delle funzioni con possibilità di passare da requirenti a giudicanti o viceversa una sola volta nella carriera;
- Nuovi illeciti disciplinari, tra cui quello per la violazione del decreto legislativo sulla presunzione di innocenza;
- Nuove regole sulle nomine: istruttoria pubblica, divieto di nomine a pacchetto (salvo alcune deroghe) e criteri codificati;
- Rimane possibile il cumulo di compensi. La riforma non interviene sulla possibilità per i magistrati fuori ruolo che ricoprono incarichi ministeriali di sommare gli stipendi.
(by nicola)
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