Care e cari soci, care e cari lettori, questa mia è innanzitutto una lettera di auguri di buon Natale e buon anno, che formulo ricordando a tutti che, quando la notte si fa più buia, è segno che l’aurora è vicina.
La nostra aurora appare chiara nella emersione di alcuni piccoli, ma molto significativi, segnali provenienti da un certo mutamento dell’immaginario collettivo, proprio in ordine a quello che è il fine della nostra Associazione: Attuare la Costituzione.
La nostra Associazione, che il 17 ottobre 2022, compirà il suo primo quinquennio di vita, ha svolto un’azione progressiva e continua proprio per l'attuazione dei principi e diritti fondamentali sanciti nella nostra meravigliosa Costituzione Repubblicana.
Questa azione si è svolta sul piano dell’approfondimento scientifico e su quello della sperimentazione di azioni giudiziarie dirette a far trionfare “la proprietà collettiva demaniale” del Popolo sovrano (come sancisce il primo comma, primo alinea, dell’art. 42 Cost.) contro l’efferato dominio delle multinazionali e della finanza, le quali, distruggendo lavoro e ricchezza nazionale, utilizzando l’indebitamento e la finanziarizzazione dei mercati, “le privatizzazioni”, le “delocalizzazioni” e le “svendite”, si sono illecitamente impossessati del nostro “patrimonio pubblico”, facendo spaventosamente allargare la forbice tra ricchi e poveri e gettando sul lastrico migliaia e migliaia di famiglie.
Queste azioni sono state possibili poiché sul piano teorico si è approfondito l’effetto provocato sull’ordinamento costituzionale dal passaggio dallo “Stato persona”, previsto dallo Statuto albertino come “soggetto singolo”, allo “Stato comunità” considerato dalla vigente Costituzione un “soggetto plurimo”, con l’ovvia conseguenza che, quando si parla di beni e servizi facendo parte del “demanio pubblico”, non è più possibile parlare in termini di “proprietà privata” della “pubblica” in quanto riferita a un soggetto pubblico, ma si deve parlare di “proprietà pubblica”, la quale, come subito notò Massimo Severo Giannini, è una “proprietà collettiva demaniale”, cioè una proprietà che non appartiene più alla Amministrazione Pubblica (lo “Stato persona giuridica”) che è un “organo” dello Stato comunità, ma proprio alla Comunità di tutti i cittadini.
Sulla base di delle premesse abbiamo fatto annullare dalla Corte costituzionale la legge cosiddetta “italicum”, ci siamo occupati degli ulivi del Salento utilizzando la via giudiziaria, la cui udienza di comparizione è stata fissata per il prossimo giugno 2022, di ALITALIA e di ITA, della Whirpool di Napoli, della GKN di Campi Bisenzio, dei servizi pubblici di taxi e di spiaggia, e di molti altri casi ancora.
E’ per continuare con la maggior lena possibile lo svolgimento di dette attività che ci permettiamo di chiedere a tutti di voler partecipare attivamente alle nostre azioni e alle nostre riunioni, aperte a tutti, di cui vi sarà data pronta comunicazione.
Ci incoraggia il fatto che, come accennato, l’aurora è vicina e a essa si accompagna necessariamente il risveglio delle menti migliori.
Paolo Maddalena
(by nicola)
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