La
sfida imprenditoriale? Ottenere da un unico vitigno vini con
caratteristiche diverse. Si può fare? “SI PUO’ FARE!” (Pronunciatelo
come Gene Wilder in ‘Frankenstein Junior’ per meglio ‘degustare’ quanto
mi appresto a descrivere).
Tutto nasce nel 2014 della passione per un vigneto in disuso, che ‘ospitava’ uve ‘Tintilia’, da parte di una architetta e un docente dell’UNIMOL i quali dopo averlo risistemato danno vita alla ‘CANTINA HERERO’ la prima “Cantina urbana” d’Italia. Produzione? Solo 10mila bottiglie l’anno ottenute praticando la ‘viticoltura eroica!’
Ma cos’è la ‘viticoltura eroica?’ E’ quella:
1- che si pratica su terreni con difficoltà ‘oggettive e permanenti’ a essere coltivati. Nello specifico trattasi di quelli del piccolo Comune di Toro in provincia di Campobasso;
2- contraddistinta da un clima molto arido. Nel nostro caso 3,5 mm di pioggia in tre mesi;
3- che si compie su appezzamenti con pendenze superiori al 34%;
4- che si esegue oltre i 560 m di altezza.
Molta attenzione è stata riservata anche alla ‘sostenibilità ambientale’ del prodotto. Infatti le bottiglie ‘HERERO’ sono quelle più leggere oggi in commercio e il tappo non potrà mai conferire al vino… sapore di tappo in quanto ottenuto da un polimero della canna da zucchero riciclabile al 100%.
L’architetta e il docente credono nel ‘Valore’ del contenuto delle proprie bottiglie e iscrivono ‘il loro vino’ a manifestazioni internazionali. Nel 2019 conquistano la “Gran Medaglia d’Oro” al 27° Concorso Internazionale “Mondial des Vins Extrêmes.”
Dite la verità, avete voglia di degustarlo!
Tutto nasce nel 2014 della passione per un vigneto in disuso, che ‘ospitava’ uve ‘Tintilia’, da parte di una architetta e un docente dell’UNIMOL i quali dopo averlo risistemato danno vita alla ‘CANTINA HERERO’ la prima “Cantina urbana” d’Italia. Produzione? Solo 10mila bottiglie l’anno ottenute praticando la ‘viticoltura eroica!’
Ma cos’è la ‘viticoltura eroica?’ E’ quella:
1- che si pratica su terreni con difficoltà ‘oggettive e permanenti’ a essere coltivati. Nello specifico trattasi di quelli del piccolo Comune di Toro in provincia di Campobasso;
2- contraddistinta da un clima molto arido. Nel nostro caso 3,5 mm di pioggia in tre mesi;
3- che si compie su appezzamenti con pendenze superiori al 34%;
4- che si esegue oltre i 560 m di altezza.
Molta attenzione è stata riservata anche alla ‘sostenibilità ambientale’ del prodotto. Infatti le bottiglie ‘HERERO’ sono quelle più leggere oggi in commercio e il tappo non potrà mai conferire al vino… sapore di tappo in quanto ottenuto da un polimero della canna da zucchero riciclabile al 100%.
L’architetta e il docente credono nel ‘Valore’ del contenuto delle proprie bottiglie e iscrivono ‘il loro vino’ a manifestazioni internazionali. Nel 2019 conquistano la “Gran Medaglia d’Oro” al 27° Concorso Internazionale “Mondial des Vins Extrêmes.”
Dite la verità, avete voglia di degustarlo!
Nicola Frenza
(by nicola)
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