Una giusta battaglia. Una giusta azione per contrastare la deriva che sta assumendo la situazione sanitaria molisana. Fuori controllo? In mano ad irresponsabili? Bisogna rispondere con i fatti a queste domande. Finalmente la gente sta cominciando ad alzare la testa.
Troppi errori sono stati commessi.
Troppe responsabilità devono essere vagliate.
Incapacità? Dilettantismo? Presunzione? Gestione pessima e poco trasparente?
Qualcuno dovrà rispondere a queste domande.
Chi gestisce la cosa pubblica deve assumersi le responsabilità. Soprattutto quando, in questo caos, ci sono dei morti. E quante persone sono morte in Molise?
Ecco il motivo della nascita di questo neo Comitato: dignità e verità per le vittime del Covid.
Pubblichiamo integralmente la nota del Comitato, firmata dal presidente Francesco Mancini. Il Molise si deve svegliare da un lungo letargo che ha generato dei mostri. Ringraziamo l'avvocato Vincenzo Iacovino per aver coinvolto WordNews.it
«Siamo un gruppo di persone, parenti di vittime Covid, che hanno condiviso le proprie storie.
Dopo esserci confrontati abbiamo deciso di costituire un Comitato.
Questo ente senza scopo di lucro perseguirà fini solidaristici e di tutele. Vogliamo far luce sulle vite dei nostri cari e sulle eventuali responsabilità delle istituzioni, per le tristi storie che hanno coinvolto i nostri cari, cercando di restituire loro la dignità che gli è stata tolta.
Siamo molto addolorati ma anche molto arrabbiati, riteniamo che è venuto meno il diritto alla salute, quel diritto scolpito anche nella Costituzione italiana che all'Art.32 sancisce: “la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”.
Non tutte le malattie conoscono terapie efficaci, ma tutti i malati possono essere curati, dove la cura è intesa anche come assistenza e umanità nel renderla. Capiamo che l’adeguatezza delle cure va rapportata alle patologie e all’aspettativa di guarigione, ma soprattutto deve essere rapportata alla qualità della degenza per una prospettiva di tutela della salute e della vita.
L’organizzazione è venuta a mancare proprio nei reparti vitali e questo ha comportato gravissimi disagi e sofferenze per molte persone, tra cui anche i nostri cari.
La situazione è giunta ad un punto tale da compromettere irrimediabilmente la dignità e la salute dell'individuo. Negare la dignità, significa trasformare la persona in mero organismo biologicamente vivente, privo di rispetto e considerazione.
Noi intendiamo far conoscere alle persone la nostra attività, rendere pubbliche le nostre testimonianze insieme alle altre che stiamo raccogliendo, possiamo solo anticipare che tutto ciò che sta venendo fuori mette in risalto un sistema inefficiente e fallimentare che danneggia i cittadini. Siamo intenzionati a raccogliere fondi per questo obiettivo. Intendiamo coinvolgere nuovi membri e volontari per questa causa comune.
La verità deve venir fuori affinchè si possa mettere fine una volta e per tutte a questo strazio, perchè è proprio di questo che si tratta se pensiamo come sono morte quelle povere persone in quei reparti isolati, emarginati, abbandonati e privati di dignità. Dalle diverse storie che abbiamo raccolto e documentato si evince chiaramente che i nostri ammalati hanno chiesto aiuto in tutti i modi e con tutti i mezzi in loro possesso.
Queste richieste, inevase, non possono e non devono essere dimenticate, anzi ciò deve servire affinchè altre persone non vengano a trovarsi nelle loro stesse situazioni. Chi ha sbagliato deve pagare, purtroppo i nostri cari non ci verranno mai restituiti, ma rendere loro giustizia diventa per noi un dovere e un obbligo morale.
Per questo abbiamo chiesto ed ottenuto aiuto dall’avvocato Vincenzo Iacovino che da sempre garantisce tutele ai diritti dei più deboli.
Venerdì 4 dicembre, alle ore 18:00 verrà presentato ufficialmente e pubblicamente il neo-costituito Comitato. Chi intende partecipare potrà far pervenire la sua richiesta entro le ore 12:00 al seguente indirizzo mail veritasetdignitas@protonmail.com e verrà ricontattato per le credenziali di accesso al meeting sulla piattaforma “zoom”».
Fonte: wordnews.it
(by nicola)
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