Al giudice penale
spetta il compito di analizzare se dal compendio probatorio emerga la
mafiosità. Sono dunque di particolare importanza i cd. indici di
mafiosità come:
- l'intensità del vincolo di assoggettamento,
- la natura e le forme degli strumenti intimidatori,
- la caratura criminale dei soggetti coinvolti,
- la manifestazione esterna del potere decisionale,
- la sudditanza di professionisti,
- soprattutto la mancanza di denunce che rafforzano il clima di omertà.
Ulteriore ed adeguato riscontro circa
l'esistenza della pervasività si coglie nel riferimento alla c.d. "zona
grigia", ossia all'accertata succube sudditanza verso gli interessi del
clan proveniente da professionisti di varia estrazione (dal direttore di
banca ai custodi giudiziari ai funzionari pubblici, commercialisti),
sempre pronti ad aderire o addirittura a prevenire con estremo zelo le
richieste in ordine ai bisogni o alle aspettative più svariate, anche
quando non compatibili con norme di legge o doveri deontologici, per il
"rispetto" portato verso il capo della consorteria ed il desiderio di
evitare qualsiasi genere di insoddisfazione dei temibili interlocutori.
Fonte: studiocastaldi.it
(by nicola)
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