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POZZILLI
Nessuna correlazione tra il funzionamento dell’impianto di
termovalorizzazione di Pozzilli e la qualità dell’aria. I valori di
alcuni parametri sono talmente bassi da risultare inferiore rispetto ai
limiti di rilevabilità degli stessi. È quanto emerso dalla campagna di
monitoraggio ambientale biennale (2017/2018) effettuata nelle aree
considerate di massima ricaduta dell’inceneritore di Herambiente. A
illustrare i dati dell’analisi a stampa e sindaci della zona, oggi
presso la sede molisana della società, i massimi vertici dell’azienda,
il presidente Filippo Brandolini, l’amministratore delegato Herambiente,
Andrea Ramonda, l’assessore regionale all’Ambiente, Nicola Cavaliere,
il sindaco di Pozzilli dei dati dell’analisi i massimi vertici
dell’azienda, il presidente di Confindustria Molise, Vincenzo Longobardi
e il sindaco di Pozzilli, Stefania Passarelli.
Qualità dell’aria. La campagna, infatti, è prevista
dall’Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata nel 2015 e attivata
da Herambiente nell’ambito di uno specifico Protocollo condiviso con il
Comune di Pozzilli, Regione e Arpa Molise. Sotto la lente
d’ingrandimento tutti i parametri considerati caratteristici della
termovalorizzazione; il particolato atmosferico (PM 2,5), diossine,
furani, e metalli, Pcb. Dalle analisi effettuate in questi ultimi due
anni è emerso che la presenza di PM 2,5 è conforme ai limiti di qualità
dell’aria mentre quella degli altri composti è per lo più inferiore ai
limiti di rilevabilità degli strumenti. Questo vuol dire che l’aria
delle zone interessate dall’impianto risultano avere le stesse
caratteristiche chimiche di quella di zone estranee a ogni influenza del
termovalorizzatore. In sostanza, dal monitoraggio non risultano impatti
significativi sulla qualità dell’ambiente.
La campagna di monitoraggio. Le indagini sulla
qualità dell’aria sono state effettuate per due anni consecutivi da una
ditta esterna della provincia di Chieti, in modo da avere un riscontro
anche rispetto alle diverse condizioni metereologiche e climatiche. Per
realizzare le analisi sono stati individuati i due punti di massima
ricaduta dell’impianto, entrambi nel Comune di Pozzilli; un terzo,
invece, nel Comune di Filignano, un’area cosiddetta bianca, in quanto in
quanto situata in una zona non coinvolta da eventuali ricadute del
termovalorizzatore.
I risultati. La concentrazione delle polveri sottili
(PM2,5) nell’area di studio risultano inferiori ai limiti di qualità
dell’aria. Per tutti gli altri parametri monitorati, le concentrazioni
sono sempre risultate inferiori ai limiti di rilevabilità. Unica
eccezione nel 2017 per alcuni metalli che sono stati rilevati in basse
concentrazioni a Filignano, probabilmente riconducibile ad attività
umane quali traffico, pratiche agronomiche, ecc., e per il parametro
Pcb, che nell’estate del 2017 ha fatto rilevare valori leggermente sopra
la soglia di rilevabilità presso tutti e tre i punti di monitoraggio,
probabilmente a causa agli incendi estivi che hanno caratterizzato
quella stagione.
L’impatto ambientale. Le conclusioni del
monitoraggio dimostrano, dunque, che ci troviamo dinanzi a un «ambiente
rurale», ha spiegato l’a.d. Andrea Ramonda, per sottolineare l’impatto
pari a zero del termovalorizzatore. Questo è dovuto, fanno sapere
dall’azienda, «è dovuto all’impegno della società, fin dal 2012, anno di
acquisizione da parte di Herambiente, sul fronte degli investimenti,
con l’obiettivo di migliorare il processo produttivo, attraverso
l’utilizzo delle tecnologie più avanzate a disposizione, per ridurre al
minimo l’impatto ambientale». I controlli vengono effettuati nella
massima trasparenza e chiunque può verificarne gli esiti: i principali
parametri delle emissioni sono analizzati infatti ogni 60 secondi,
trasmessi ad Arpa Molise, pubblicati e aggiornati ogni mezz’ora sul sito
www.herambiente.it. Attraverso la combustione, l’impianto consente
anche la produzione di una quantità di energia elettrica tale da
soddisfare il fabbisogno annuo di quasi 100.000 abitanti. Negli anni,
inoltre, sono stati numerosi gli studi riguardanti il termovalorizzatore
di Pozzilli, dai quali non sono mai emersi impatti negativi sulla
salute e sull’ambiente.
Fonte: Il Quotidiano del Molise online
(by Nicola)
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