La
reiterata richiesta di Arcelor Mittal di ottenere l’immunità penale,
civile ed amministrativa per la gestione dell’Ilva da parte del nostro
Governo collide non solo con la nostra Costituzione come ieri abbiamo
fatto presente, ma anche con la sentenza della Corte europea dei diritti
dell’uomo del 24 gennaio 2019, la quale ha condannato l’italia per non
aver salvaguardato la saluta dei cittadini, colpiti dagli inquinamenti
di detta acciaieria.
Dunque
il governo non ha problemi di scelta: deve eliminare l’immunità a suo
tempo concessa ai gestori dell’Ilva e se gli indiani intendono
abbandonare questa acciaieria esso deve considerare questo abbandono
un’ottima occasione per chiudere questa industria e salvaguardare
soprattutto, come la nostra Costituzione prevede, la salute dei
cittadini.
Si
sottolinea che la vasta zona occupata da questa industria velenosa può
essere agevolmente riconvertita in altre attività non inquinanti e molto
più remunerative, che tutelerebbero l’impiego di tutti i dipendenti
dell’Ilva.
Quanto
alla proprietà del suolo è indubbio che la sua vendita a privati è
stata effettuata in violazione delle norme precettive e imperative di
cui all’articolo 41 della Costituzione secondo il quale: “l’iniziativa
economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità
sociale o in modo da recare danno alla sicurezza la salute dei
cittadini, alla libertà, alla dignità umana”. Ed è dunque agevolmente
annullabile ai sensi dell’articolo 1418 del Codice Civile., tenendo per
altro presente che l’azione di nullità è imprescrittibile.
Prof. Paolo Maddalena
(by Nicola)
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