Il
Coordinatore regionale ‘LRZ per l'Economia Circolare’, Nicola
Frenza, dopo aver ringraziato organizzatori, relatori e
partecipanti inizia il suo intervento teso a fornire strumenti
operativi per affrontare e tentare
di risolvere il problema rifiuti in Molise. Chiede pertanto
ai presenti di impegnarsi, da subito, nella raccolta
firme, che si protrarrà
fino al prossimi aprile su tutto
il territorio,
della petizione popolare ‘Cambiamo l’Aria’ finalizzata
a:
1.
introdurre norme per colmare finalmente il vuoto
normativo nazionale sull'“inquinamento
olfattivo”;
2.
abrogare l’articolo
35 del Decreto Legge 133/2014 (Sblocca Italia), revocare i
‘certificati verdi’ quale sistema di incentivazioni
all'incenerimento dei rifiuti e a tutti gli impianti di combustione
di rifiuti e loro derivati e da biomasse, introdurre la 'Waste Tax'
(tassa
sui rifiuti);
3.
ripristinare la copertura integrale
della raccolta degli imballaggi a
carico dei produttori del CO.NA.I.,
modificare radicalmente l'importo e l'utilizzo del Contributo
Ambientale CO.NA.I. (C.A.C.).
Le
firme raccolte saranno presentate al nuovo Parlamento.
Ringrazia
tutti i soggetti operanti in regione che hanno dato disponibilità in
tal senso.
Un
plauso particolare lo riserva al ‘Movimento 5 stelle Molise’ per:
1- la volontà espressa dal Consigliere Cretella in merito alla approvazione della "Deliberazione Comunale di Adesione alla Campagna 'CAMBIAMO L'ARIA'" da parte del Comune capoluogo;
2- il supporto che gli attivisti forniranno durante tutto il periodo della raccolta firme sul territorio regionale come del resto già successo nel 2016.
Successivamente
passa ad analizzare la
“nascita dei rifiuti.” Spiega
che gli stessi sono una
invenzione della ‘seconda
rivoluzione industriale’,
figli di una
logica finanziaria
tesa a massimizzare i
profitti e a scaricare le
perdite sui cittadini
‘consumatori,’ il
tutto a scapito del
paesaggio (creazione
discariche, inceneritori, ecc.) e
della salute dei cittadini
(patologie correlate ai
sistemi di smaltimento).
Definisce
i rifiuti la risultante
di una ‘voluta’
produzione
sbagliata e
di un
‘voluto’
modo
di consumare sbagliato. Indica
nell’Economia
Circolare la soluzione migliore per affrontare e risolvere il
problema.
Sottolinea
che già nel
2013 il
‘Mov. LRZ per l’Economia Circolare’
ha depositato in
Parlamento una proposta di legge destinata
a cambiare in toto il
ciclo dei rifiuti (primo
firmatario l’attuale presidente del
Movimento, Massimo Piras).
Mostra poi la proposta
di delibera inviata al
Comune di Campobasso nel
settembre 2015
con
la quale invitava il
Comune capoluogo, attraverso
il primo cittadino, a
adottare la delibera ‘Verso rifiuti zero’ e fa
notare che l’adozione
della stessa da parte
dell’Ente era...
a costo
zero! Aggiunge, con
rammarico, che mai nessuna
risposta è pervenuta in
tal senso
dall’Amministrazione.
Passa poi a dare lettura
della sintesi delle
‘osservazioni’ - documento composto da 7 pagg. - inviate
nel 2016 sempre
dal Coordinamento
LRZ per l’Economia
Circolare alla Regione Molise.
Da
lettura delle ‘criticità’
rilevate al Piano
in questione e aggiunge che: ”in
conclusione
tale Piano regionale é da ritenere illegittimo, contraddittorio,
immotivato tecnicamente nel
dare risposta coerente con le normative vigenti sia a livello
nazionale che europeo, in quanto nel
quadro dell’impiantistica di trattamento si riassume la sua
filosofia di fondo!”
Aggiunge
che il riciclo deve avvenire nelle comunità locali
al fine di mettere in moto un circolo virtuoso in grado di creare
posti di lavoro e
tutelare l’ambiente
(artt. 1 e 9
della Costituzione)
e di riflesso la
salute salute dei cittadini
(art. 32 della Costituzione).
L’ultima
parte del suo intervento Frenza la dedica a una serie di proposte
da mettere in atto e di seguito riportate:
1-
AUTORGANIZZAZIONE DELLE COMUNITÀ LOCALI.
Il
SINDACO
PUÒ FAR PARTIRE IL PROCESSO DI
ECONOMIA CIRCOLARE ATTRAVERSO L’ATTUAZIONE DI UNA DELIBERA
‘VERSO RIFIUTI ZERO.’ Tale
delibera é in grado di agire
su tre fronti: rifiuti,
energia,
agricoltura;
2-
NASCITA DELL’”OSSERVATORIO MUNICIPALE
SPERIMENTALE VERSO RIFIUTI ZERO.”
Scopo:
monitorare, verificare e implementare la corretta applicazione
della delibera ‘Verso rifiuti zero’ per costruire un percorso
condiviso e partecipato con i cittadini e l’associazionismo.
Inoltre propone e promuove presso l’Amministrazione: studi,
programmi e indicazioni per sostenere o modificare scelte che portino
al pieno raggiungimento della prospettiva “Verso rifiuti zero”
rispetto al territorio di riferimento;
3-
CREAZIONE DELL’ASSESSORATO ALL’ECONOMIA CIRCOLARE
L’Economia
circolare é un processo e come tale va GOVERNATO! La Politica ‘deve
occuparsene’ ma i cittadini devono esercitare il Diritto di
controllarla in quanto il popolo é sovrano (art. 1 della Costituzione). Al
riguardo Frenza si sofferma su quanto
la creazione di tale
Assessorato – in collaborazione con le CCIAA locali -
sta realizzando a Pas de Calais nel nord della Francia: 165.000
nuovi posti di lavoro in 25 anni
(6.600 l’anno,
52.800 dei quali
già realizzati a far data dall'avvio del progetto);
4-
ridefiniZIONE
DELla valorizzazione intrinseca di energia
(quella utilizzata per realizzare un determinato oggetto)
della materia
come la valorizzazione intrinseca di un oggetto. Es.:
il vetro NON va riciclato ma riutilizzato più e più volte in modo
che l’energia occorsa per realizzarlo la prima volta possa servire
ancora e le unità di energia avere una efficienza altissima;
4-
valorizzaZIONE DELLA filiera corta e cortissima dell’energia.
Es.:
lattina di alluminio → estrusione in loco –→ riutilizzo
attraverso stampante 3D in loco → nascita nuovi prodotti utili al
territorio di riferimento;
5-
Creazione
Banche del
riuso.
Rappresentano
solo il 2% del volume dei rifiuti ma hanno una resa altissima in
termini di ritorno economico che sfiora il 40%!
6-
Riciclare, non bruciare.
Come
noto in natura ‘NULLA SI CREA, NULLA SI DISTRUGGE, TUTTO SI
TRASFORMA (Lavoisier).’ Brucare rifiuti equivale solo a far
cambiare loro forma! Tutti i problemi derivanti dalla
combustione... restano!;
6-
Vincere
la “cultura dello scarto”:
“Non
si è ancora riusciti ad adottare un
modello circolare di produzione
che assicuri risorse per tutti e per le generazioni future.” (Papa
Francesco, ‘Laudato sì’).
In
pratica:
-
limitare
al massimo l’uso delle risorse non rinnovabili,
-
moderare
il consumo,
-
massimizzare
l’efficienza dello sfruttamento,
-
riutilizzare
e riciclare;
7-
IntroduRRE la ‘dimensione psicologica’ nel processo di
gestione dei rifiuti.
Nei
‘contrasti ecologici’ agisce un meccanismo che si basa su una
sostanziale incomprensione paranoide fra le parti in causa. Vale a dire:
evitare che le parti coinvolte (amministrati e amministratori) sospettino di agire reciprocamente in
malafede;
8-
Entrare nella rete europea “Alleanza per
l’Economia Circolare.”
Molte le domande poste ai relatori e al moderatore Cretella a cominciare da: Pierluigi Caruso, Giorgio Arcolesse, Paola Felice, G. De Ritis, C. Criacci.
Di
sicuro una esperienza da ripetere. Ciclicamente!
(by Nicola)