COMUNICATO STAMPA
MGA-Mobilitazione Generale degli Avvocati, sezione del Foro di
Campobasso, di concerto con la Consulta delle Professioni CGIL
Nazionale e la CGIL Molise, comunica che il giorno 19 Ottobre 2017
dalle ore 15.30 alle ore 19.30, presso la sala Giovannitti della CGIL
Molise in Campobasso alla Via Mosca n. 11, si terrà l'incontro per
esporre al pubblico la proposta di legge, contenente la "modifica
dell'articolo 19 della legge 31 dicembre 2012, n. 247, in materia di
incompatibilità dell'esercizio della professione di avvocato",
per l'abolizione dell'incompatibilità tra lavoro dipendente o
parasubordinato e professione di avvocato, presentata in Parlamento
lo scorso 28 giugno.
Preannunciato lo scorso 12 aprile 2016, in occasione
dell’incontro-confronto tra lavoratori autonomi e subordinati,
tenutosi presso la CGIL Molise, da Cristian Perniciano, responsabile
della Consulta delle Professioni CGIL, e Cosimo Matteucci, presidente
di M.G.A., il testo è approdato in Parlamento attraverso la voce
degli onorevoli Andrea Maestri (Possibile), Chiara Gribaudo e
Valentina Paris (PD), ed è il frutto del confronto costante tra la
Consulta del Lavoro Professionale CGIL, in condivisione con Filcams e
Nidil, e le associazioni forensi attorno al tema, da tempo discusso,
dei cosiddetti "avvocati sans papier", lavoratori
dipendenti "di fatto" di studi professionali, che
presentano gran parte degli elementi che identificano il rapporto di
subordinazione senza goderne dei diritti.
Le innovazioni legislative degli ultimi anni, che hanno introdotto
modelli organizzativi comprendenti la partecipazione di soci non
iscritti all’albo professionale rendono ancor più urgente una
revisione dell’ordinamento della professione forense, che riconosca
la figura dell’avvocato dipendente al fine di impedire il
peggioramento delle loro condizioni di lavoro, predisponendo adeguati
strumenti di tutela.
La proposta di Legge mira a diminuire il numero delle
imprese-avvocati e il numero degli studi professionali che studi non
sono, andando a razionalizzare le modalità organizzative della
professione forense, e ponendo fine alla costrizione, che grava a
carico di chiunque voglia svolgere la professione, di dover aprire,
in fondo, una microimpresa spesso costosa e inefficiente.
Il testo in oggetto prevede infatti di far decadere l'incompatibilità
tra la professione forense ed il lavoro dipendente o parasubordinato,
quando tale ultimo venga svolto in via esclusiva presso lo studio di
un altro avvocato o associazione professionale o società tra
avvocati o multidisciplinare, purché la natura dell’attività
svolta dall’avvocato riguardi esclusivamente quella riconducibile
ad attività propria della professione forense.
Non
si tratta, quindi, di permettere che un avvocato possa essere assunto
per un qualsiasi tipo di lavoro da un qualunque datore di lavoro,
essendo la proposta rivolta solo a quegli avvocati che lavorano come
tali negli studi legali di altri avvocati.
Si aprirebbero così le porte alla contrattazione collettiva, per la
definizione di tutti gli aspetti del nuovo rapporto di lavoro,
tenendo presente l'esistenza del CCNL per gli studi professionali, la
cui applicabilità agli avvocati dipendenti è appunto subordinata
alla eliminazione dell’anzidetta incompatibilità.
La proposta di legge in questione innescherebbe effetti virtuosi
come quello di valorizzare le collaborazioni genuine, disincentivare
la concorrenza sleale ovvero la strumentalizzazione della partita
iva e la simulazione di rapporti di lavoro subordinati, nonché
razionalizzare le modalità organizzative della professione forense,
rendendo più chiaro lo stato della categoria e le modalità con cui
ogni suo componente esercita la propria attività lavorativa.
Non
è obiettivo della proposta obbligare alcun avvocato ad essere
dipendente.
Al contrario, la sua approvazione indirizzerebbe le collaborazioni
tra liberi professionisti sul binario di una sana ed auspicabile
collaborazione liberamente scelta tra due lavoratori autonomi.
Tuttavia, l’eliminazione dell’incompatibilità risolve alcuni
problemi impone le discussione di altri ad essa connessi, come la
questione della previdenza e della ripartizione del relativo carico
contributivo tra avvocato datore di lavoro e avvocato dipendente, al
diritto di esclusiva e alla definizione stessa di avvocato
dipendente, parasubordinato o collaboratore autonomo, anche al fine
di mantenere inalterata la natura di professione intellettuale,
indipendente e liberale.
Tutto ciò determina il necessario confronto con le parti sociali, il
Consiglio Nazionale Forense, l’Organismo Congressuale Forense, la
Cassa Forense, ognuno per le proprie competenze e le associazioni
forensi riconosciute o non riconosciute come maggiormente
rappresentative dal Congresso Nazionale Forense. Il coinvolgimento
nel confronto delle associazioni è imprescindibile, atteso che la
loro diffusione capillare sul territorio e la volontarietà e
liberalità nella scelta di aderirvi garantiscono una reale
rappresentanza dei lavoratori.
Questi sono alcuni degli spunti di riflessione che offre il disegno
di legge AC4408.
La
discussione sul tema è stata fervida, prima e dopo la presentazione
del testo in Parlamento: gli avvocati degli Ordini di Roma, Milano,
Bergamo, Siena, Catania, Messina, Bari, si sono confrontati con i
propri iscritti, unitamente alla Consulta delle Professioni della
Cgil ed M.G.A.
L'occasione di questo confronto, non privo di criticità e dubbi,
giunge anche per l'Ordine degli Avvocati di Campobasso, con
l'incontro, promosso dalla Mobilitazione Generale degli Avvocati per
il prossimo 19 ottobre, presso la Sala Giovannitti della CGIL Molise,
in Campobasso, dalle ore 15.30 alle ore 19.30, con i saluti del
Coordinatore Regionale NIDIL CGIL Molise Giovanni D’Aguanno, e del
Consigliere del COA di Campobasso Delegato alla Formazione avv.
Nicola Lucarelli, e l’intervento del responsabile della Consulta
delle Professioni CGIL Nazionale, Cristian Perniciano - da sempre
sensibile alle esigenze dei liberi professionisti, appartenenti ad
ogni categoria professionale -, e dell'avv. Anna Chiara Forte,
direttrice del dipartimento lavoro e politiche sindacali M.G.A.
Questi ultimi illustreranno gli aspetti tecnici della proposta di
Legge all'uditorio, il cui contributo resta imprescindibile per
comprendere le peculiarità della realtà professionale locale,
nell'ottica di un confronto trasparente e costruttivo.
L’evento è gratuito e valido ai fini della formazione
professionale con il riconoscimento di 3 crediti formativi da parte
dell’Ordine degli Avvocati di Campobasso.
Cordiali
saluti.
La
referente MGA per il Foro Campobasso
avv.ssa Caterina Ciaccia
(by Nicola)
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