COMUNICATO STAMPA
Il 'Comitato molisano per la Costituzione' prende atto con rammarico
dell’ammissione, da parte della Corte costituzionale, di soli due
dei tre quesiti referendari promossi dalla CGIL sul tema del lavoro,
sottoscritti da più di tre milioni di cittadini. La Corte, infatti,
dando il via libera a quelli riguardanti l'abolizione dei voucher e
la responsabilità in solido sugli appalti, ha escluso il quesito
relativo al ripristino della «reintegrazione» del lavoratore
illegittimamente licenziato, tutela quasi del tutto cancellata dal
jobs act voluto dal governo Renzi. L’amarezza del Comitato è
dovuta principalmente a due motivi: il primo attiene alla
condivisione, già annunciata dal Comitato stesso, delle ragioni
della battaglia referendaria voluta dalla CGIL, battaglia che oggi
vede, purtroppo, ampiamente ridotta la propria capacità
“riparatrice” delle ferite che le cosiddette riforme renziane
hanno inflitto al mondo dei lavoratori; il secondo, riguarda la
circostanza che è sempre triste vedere negata ai cittadini la
possibilità di dire la propria su temi così delicati come la tutela
dei lavoratori, ancor più quando a chiedere il pronunciamento
popolare siano così tanti elettori quanti sono stati in questo caso.
Nel ribadire, ad ogni modo, il più pieno sostegno della battaglia
referendaria promossa dalla CGIL, pur ormai circoscritta ai due
quesiti ammessi dalla Consulta, il Comitato molisano per la
Costituzione si riserva di dare il proprio giudizio sull’esclusione
del quesito riguardante l’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, non
appena verrà diffusa la motivazione di tale decisione.
Il portavoce.
Michele Barone
(by Nicola)
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