Il collaboratore di giustizia Luigi Bonaventura, che da sei anni vive nella
città adriatica sotto falso nome con la moglie e due bambini, con una copertura
subito saltata per la presenza di quelli che definisce “falsi pentiti”, nei
giorni scorsi ha ricevuto dallo Stato lo “sfratto” dalla località protetta. Ma
lui replica: “Vogliono spingermi a uscire dal programma di protezione testimoni,
proprio come hanno già fatto con Lea Garofalo”. Oggetto della sua denuncia gli
infiltrati nei Nop, Nucleo operativo di protezione preposti alla sua tutela.
http://www.primonumero.it/attualita/primopiano/articolo.php?id=13284
(by Nicola)
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