COMUNICATO STAMPA
Che piaccia o no, l’Auditorium di Isernia è uno dei più grandi affronti al paesaggio urbano esistente sulla terra. L’immane colata di cemento riversata sullo storico campo “X Settembre” ne è l’immagine tristemente indelebile ad imperitura memoria. Quanto dovevo dire su questo argomento è ampiamente riportato su precedenti miei interventi ed in modo particolare su “CEMENTORIUM”, facilmente rintracciabile sul web e quindi non mi ripeto. Quindi, andiamo al nuovo. Relativamente all’intitolazione da dare al “mostro”, con tutto il rispetto per chi ha dato la vita per l’unità d’Italia, mancando ancora una seria e serena ricostruzione dei fatti che portarono all’unificazione (che per alcuni fu annessione), con altrettanto rispetto per Iadopi che di quei momenti fu capro espiatorio (il tempo dirà se martire), ritengo che vada riconosciuto lo scippo al vecchio campo sportivo. Perché non “X Settembre”, data che, tra l’altro, sia pure legata ad un tragico accadimento locale, credo racconti sicuramente e senza ombre di dubbio la vera unificazione d’Italia fatta col sangue da tutti gli italiani, senza costrizioni, contro il nazismo e contro il fascismo? Questo il nome “X SETTEMBRE”! E adesso veniamo al concertone voluto dal sindaco Melogli. La guerra di queste ore per accaparrarsi un posto al sole dalle poltroncine nuove dello scatolone malefico, dimostra come, pur non perseguendo una vita fatta di interessi culturali (basta guardarsi in giro), conta tanto un momento di sana visibilità. Bene, partendo dal presupposto che, invece, sono tanti gli isernini e i corregionali seguaci delle dolci note della classica, dobbiamo attrezzarci. Perché continuare a spendere parole su come sono stati individuati gli eletti che assisteranno all’evento, quando il sindaco in persona potrebbe programmare, sentito il maestro sui suoi prossimi impegni, un altro concerto da offrire ai primi settecento (questi i posti a sedere?) richiedenti non raccomandati? Con un colpo solo possiamo chiudere le polemiche ed assecondare la sete di musica colta! Semplice no?! E non mi si faccia storia sui costi, euro più, euro meno, cosa volete che sia per un mega appalto così gestito?! Ma c’è un aspetto, forse il più inquietante, che mi sconvolge in queste giornate di attesa: qualcuno avrà avuto l’accortezza di avvisare il Maestro Ughi che sta per consumare, in un paio di ore, quanto costruito in anni di onorata carriera, decidendo si esibirsi in un “Centro Commerciale”? Imbarazzante!
Isernia, 26 marzo 2012
Il Segretario Regionale UILBAC Molise
Emilio Izzo
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