Riceviamo e pubblichiamo copia dell'esposto riepilogativo relativo al "Sistema di gestione della cosa pubblica nella Regione Molise", che riassume tutti gli atti, esposti e sentenze più significative poste in essere nel corso del biennio 2010-2011 della IX legislatura dal Consigliere Massimo ROMANO.
Conclusioni
Nell’esercizio del proprio mandato istituzionale ed in ottemperanza al proprio dovere di Consigliere Regionale del Molise si è ritenuto necessario sottoporre all’opinione pubblica ed agli organi inquirenti tutti i fatti sopra riportati, ritenendo che gli stessi abbiano potuto costituire oggetto di illeciti amministrativi, erariali e se del caso anche penali, così come, rispettivamente, da taluni organi giurisdizionali (TAR e Consiglio di Stato) e di controllo (Autorità di Vigilanza, Autorità garante per la concorrenza ed il mercato, Commissione Europea) già riscontrato ed accertato e così come da taluni altri (Corte dei Conti) già segnalato o ipotizzato.
Resta perciò l’interrogativo amletico: come sia stato possibile che a fronte di decine di milioni di Euro sperperati da tempo immemore in favore dei soliti noti, per così tanti anni, così tante persone, enti e istituzioni coinvolte non abbiano visto e non si siano accorte di nulla ovvero che abbiano finto di non vedere, pur in presenza di espresse e specifiche pronunzie giurisdizionali ed amministrative volte ad acclarare la palese illegittimità di affidamenti e procedure.
E’ lecito dubitare che in assenza di un idoneo ed improcrastinabile intervento, tali atti e fatti continuino a ripetersi, così come si sta ininterrottamente verificando pure a fronte di segnalazioni, esposti, sentenze e pareri di organi di vigilanza, provocando unitamente allo sperpero di milioni di Euro pubblici una continua emorragia della finanza pubblica ed un depauperamento del tessuto produttivo ed occupazionale oramai agonizzante.
Il tutto nella indisturbata attività dei medesimi attori e protagonisti già noti da decenni alle tristi cronache regionali e nazionali per avere gettato sul lastrico centinaia di famiglie.
Per tali ragioni, e nell’esercizio dei doveri sopra riportati, nel rappresentare la sintesi di tale attività, invito ancora una volta, formalmente, espressamente e pubblicamente, gli organi sopra indicati ad intervenire affinché si accertino le dovute responsabilità ed al fine di evitare il prosieguo indisturbato e la reiterazione di tali condotte in danno della cosa pubblica e del tessuto occupazionale e produttivo regionale.
Massimo ROMANO
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(by Segreteria OML)
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