Roma
li, 15/04/20120
Alla
Direzione Distrettuale Antimafia
Campobasso
Alla
Direzione Distrettuale Antimafia
Bari
Alla
Procura della Repubblica
c/o
il Tribunale di
Foggia
Oggetto:
esposto denunzia -
DISCARICHE
ABUSIVE: L’OMBRA DEI CLAN SUL BASSO MOLISE - Analogie con il
traffico di rifiuti scoperto con l’operazione Black –Land dalla
dda di Bari nel 2014 .- richiesta di accertamenti circa la
sussistenza di reati
di cui agli Artt. 255, 256,259,260 D. L. vo 152/2006 (attività
organizzate per il traffico illecito di rifiuti) - aggravato da
ipotesi di cui all’art 7 D.L. 152/1991
Il
sottoscritto Elvio DI CESARE, Segretario Nazionale dell’Associazione
Antimafia A. Caponnetto, con sede in Roma alla Via Germanico n. 197,
presso lo studio legale dell’Avv. Prof Alfredo GALASSO in cui si
domicilia per il presente atto, per tutte le incombenze e valutazioni
di Vostra pertinenza e competenza, espone quanto segue:
Di
recente Carabinieri Forestali della Compagnia di Termoli hanno messo
sotto sequestro tre discariche abusive di rifiuti, probabilmente
industriali. Il primo
ritrovamento risale a mercoledì 1° aprile, a ridosso della Strada
Statale Bifernina, non lontano dal comune di Guglionesi; la mole dei
rifiuti era tale che si è ipotizzato che, per il suo trasporto, si
siano resi necessari fino a otto camion. Il giorno seguente è
arrivato il secondo rinvenimento, nel mezzo della Statale 87: due
camion di rifiuti speciali. Infine, il 3 aprile, nei pressi del
confine pugliese, la scoperta dell’ultimo cumulo.
Il forte sospetto che si tratti di scarti industriali, fa temere che quanto accaduto abbia come responsabili i clan della criminalità organizzata campana.
Il forte sospetto che si tratti di scarti industriali, fa temere che quanto accaduto abbia come responsabili i clan della criminalità organizzata campana.
Sarebbero
diverse,anche nella odierna vicenda di traffico illecito di rifiuti,
le analogie riscontrate con l’operazione black-Land condotta dalla
DDA di Bari nel 2014 che svelò un imponente traffico illecito di
rifiuti Essi, venivano
illecitamente sversati in aree diversificate ricadenti nelle regioni
di Puglia, Campania, Basilicata e Molise, talvolta anche nei pressi
di zone lacustri e corsi d’acqua di grande rilevanza
paesaggistica e faunistica, protette. In taluni casi i rifiuti
venivano incendiati subito dopo lo sversamento. Pertanto si chiede
alle A.G. in indirizzo che siano avviate penetranti indagini volte a
scoprire se dietro questo traffico illecito di rifiuti, che sta
creando allarme sociale ed ambientale nelle terre del Basso Molise al
confine con la Puglia, si nasconda una organizzazione criminale
dedita proprio al ciclo illegale dei rifiuti che annovera quasi
sempre la presenza di infiltrazioni mafiose nelle ditte coinvolte
Tutto
ciò premesso
nella
qualità di soggetto giuridico da ritenersi persona offesa alla luce
dei fatti esposti e dei propri fini statutari, riconosciuto come tale
da diverse Procure e Tribunali, compreso il Tribunale di Campobasso
(processo
sistema Iorio),
l’esponente, legale rappresentante della predetta Associazione
chiede di essere informato n.q. ai sensi dell’art. 408 comma 2
c.p.p., nonché ai sensi dell’art.406 c.p.p.
Con
riguardo
Associazione
Nazionale per la lotta contro le illegalità e le mafie A.
Caponnetto”
Il
Segretario Nazionale Elvio Di Cesare
(by nicola)
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