«Il linguaggio giuridico oscuro è
una forma sottile di esercizio del potere» Gianrico
Carofiglio
L'ex magistrato e scrittore sostiene che quello del Diritto è un lessico «sacerdotale, oscuro» per tre motivi:
1- pigrizia del gergo, «perché se non si parla in un certo modo non si viene riconosciuto come parte della corporazione»;
2- narcisismo, «perché scegliendo parole che gli altri non capiscono si
lancia un messaggio chiaro: io sono meglio di voi»;
3- esercizio del potere, «il linguaggio giuridico è fatto per escludere gli
esterni agli addetti ai lavori».
Come andrebbero redatti gli atti? Le frasi non
dovrebbero avere più di 25 parole; astenersi dall'uso di parole non necessarie, avverbi, pseudo tecnicismi; preferire la forma verbale attiva a
quella passiva. (by Nicola)
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