È un errore comune: considerare il "paesaggio" semplicemente come un
territorio da ammirare per la bellezza. Così pensare che l'architetto
abbia solo il dovere di migliorare uno spazio rispettando determinati
standard edonistici. Non è così. Nell'era delle speculazioni fondiarie,
delle rendite e delle cementificazioni selvagge, l'architetto nella
società d'oggi ha un'altra funzione. Di tipo sociale. E lo stesso
paesaggio assume un'altra valenza, oltre a quella estetica, diventando –
o, meglio, bisogna lavorare affinché diventi – il teatro della
democrazia perché capace di incarnare valori collettivi. Da vivere e non
solo da vedere...
(by Nicola)
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