Parlare di risarcimenti dei danni alla salute significa addentrarsi in un campo dove le cifre liquidate sono molto eterogenee da tribunale a tribunale. Una differenza ben visibile sull'asse Milano - Roma: nella Capitale si arriva a risarcire fino a un terzo in più rispetto al foro meneghino.
È l'effetto delle sentenze emesse dalla Cassazione a Sezioni unite nel novembre 2008, secondo le quali i giudici, in un procedimento per invalidità grave, devono considerare anche le sofferenze fisiche e psichiche subite dalle persone lese. Una "personalizzazione", dunque, degli indennizzi per questo tipo di lesioni definite macropermanenti, cioè con validità superiori al 9%. Nella categoria rientra anche la perdita di un congiunto per il fatto illecito colposo di un terzo.
Nel complesso, il tribunale di Milano fa scuola: la sua tabella per la liquidazione del danno non patrimoniale ha seguito anche in altre 99 sedi giudiziarie italiane. I criteri stabiliti a Roma, invece, si applicano anche in altri cinque tribunali.
Discorso diverso per le lesioni micropermanenti, ovvero con invalidità inferiore al 9%: il ministero dello Sviluppo economico provvede a stabilire il valore dei risarcimenti, aggiornandolo ogni anno.
Fonte: e-Dott, 31.05.2011
(by Nicola)
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